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VENEZIA - Il Carnevale di Venezia «può e deve essere l'occasione per la rilanciare la cultura veneziana con eventi in streaming che vedano protagonisti i lavoratori della Fondazione». È sulla base di questi presupposti che i lavoratori del teatro La Fenice di Venezia hanno lanciato una petizione online sul sito Change.org chiedendo al ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini di poter partecipare con i propri spettacoli in streaming al prossimo Carnevale di Venezia. Una richiesta che arriva alla luce del fatto che, allo stato attuale delle cose, «per la Fenice non è prevista alcuna partecipazione».
«Durante la prima fase della pandemia - si legge nella petizione - i teatri sono rimasti chiusi per più di tre mesi, due dei quali senza nemmeno la possibilità, per i lavoratori, di accedervi per attività senza pubblico. Dal 24 ottobre continuano ad essere sospese le attività dal vivo ma c'è, e va incrementata, la possibilità di lavorare in streaming ovvero provare, allestire e costruire. Nel frattempo il Comune di Venezia ha organizzato, durante il Carnevale, un pacchetto di dirette streaming dal 6 al 16 febbraio 2021, nella sede del Casinò a Ca' Vendramin Calergi, ma per la Fenice non è prevista alcuna partecipazione anzi, nello stesso periodo i lavoratori della Fondazione saranno tutti in Fis».
«L'attenzione alla sicurezza - prosegue la petizione - è massima, il Protocollo di regolamentazione per il contenimento del Covid-19 è stato redatto in senso maggiormente restrittivo rispetto alle norme generali previste e i lavoratori sono pronti a fare la loro parte ma le Fondazioni non possono continuare a paralizzare la cultura e a farla dipendere esclusivamente da questioni di bilancio».
In questa prospettiva, quindi, «il Carnevale di Venezia può e deve essere l'occasione per rilanciare la cultura veneziana con eventi in streaming che vedano protagonisti i lavoratori della fondazione» e il «Ministero dei Beni e delle Attività Culturali deve assumere una posizione chiara dando la disponibilità a mettere in campo tutti gli investimenti necessari per la ripresa e la crescita del settore e dichiarando, finalmente, che le attività culturali necessitano della giusta tutela e garanzia.
«Va attivata - spiegano i lavoratori - una piattaforma a pagamento e cercata una partnership in questo senso perché il futuro passa anche attraverso la digitalizzazione e una nuova concezione delle Opere. I lavoratori del Teatro la Fenice di Venezia si appellano dunque alla Politica e alle Istituzioni, nazionali e locali, affinché le scelte future tengano in debita considerazione quanto sopra espresso e affinché possano tornare a lavorare con maggiore costanza e ad affrontare le sfide imposte dall'emergenza pandemica».
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