Tornano i vandali in Cittadella. A distanza di pochi mesi il bontempone o i bontemponi dallo spirito poco allegorico hanno lasciato nuovamente la firma sulla carrozzerie delle...
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I FATTI
Tutto è successo, dicevamo, nella notte fra sabato e domenica durante la quale i vandali hanno operato indisturbati. A raccontare l’accaduto uno dei proprietari delle auto colpite nel raid precedente: «Questa volta a me è andata bene perché la mia auto era parcheggiata da un’altra parte e quella di mia moglie non è stata toccata. I veicoli interessati sono comunque oltre una decina ed erano sistemati dal cancello del Vescovado nuovo a scendere verso Porta Imperiale. Un atto vandalico con l’autore che ha deturpato le carrozzerie con la parola “fusaro” (forse un cognome o una scritta di fantasia) e “carabinieri corrotti” come qualche mese fa. Io credo che tutto si possa essere svolto verso le 3 di notte». L’uomo spiega l’accaduto mentre guarda le auto rovinate indicandone qualcuna che riporta i danni più ingenti con le scritte che affondano prima nel colore, poi fino al metallo della portiera. Poi prosegue: «Si tratta di danni grossi. L’altra volta, per fortuna c’era l’assicurazione, ma i costi sono arrivati anche a 3 mila euro. La cittadella è un posto tranquillo e questo fa pensare che l’autore possa arrivare da fuori le mura, siamo talmente in pochi qui che non credo possa essere uno dei residenti».
I PRECEDENTI
Per trovare il precedente non serve andare tanto distante, il tutto è avvenuto nella notte fra domenica 8 lunedì 9 dicembre dello scorso anno quando sempre in via Mezzaterra sono state prese di mira 18 auto. L’amara scoperta è stata fatta dai proprietari al mattino prima di andare al lavoro: fiancate, cofani e anche tettucci ben incisi con una chiave o un punteruolo. Anche in questo caso le denunce sono arrivate alla caserma dei carabinieri di via Montegrappa. Altro atto vandalico, non collegato, è stata la frase “25 aprile sempre” apparsa su un muro di Largo Castaldi. Voglia di libertà? Forse, ma la si conquista in altro modo, non certo imbrattando muri e di sicuro anche senza nascondere il proprio volto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino