Mostra dell'artigianato di Feltre al via: quest'anno però si paga il biglietto

Mostra dell'artigianato di Feltre al via: quest'anno però si paga il biglietto
FELTRE (BELLUNO) - Non sarà sottotono, questo è certo. La 35. edizione della Mostra dell'Artigianato Artistico Tradizionale di Feltre vuole essere un inno alla...

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FELTRE (BELLUNO) - Non sarà sottotono, questo è certo. La 35. edizione della Mostra dell'Artigianato Artistico Tradizionale di Feltre vuole essere un inno alla rinascita, alla vita e alla ripartenza. In una cittadella che si riaffaccia in queste settimane ad una ritrovata normalità, il grande appuntamento dell'estate vuole essere un atto di coraggio e di fiducia verso il futuro. Senza dimenticare quello che è stato. 


L'ACCESSO
Gli ingressi saranno a pagamento, 5 euro dai 14 anni in su, una decisione che potrebbe sollevare il malcontento dei feltrini e non a caso ieri il direttore della Mostra Dino Cossalter ha messo le mani avanti: «Mi auguro che i feltrini partecipino e non si sentano in alcun modo sminuiti dal biglietto, una scelta che l'organizzazione ha ritenuto necessaria per misurare gli accessi e, anche, per rientrare dei costi in più legati proprio alla pandemia». I punti di ingresso saranno due, a Port'Oria e a Porta Imperiale e nei momenti di maggior afflusso le persone potranno essere fatte attendere per assicurarsi che all'interno delle mura non si creino assembramenti eccessivi. Venerdì sono previste 2500 persone, qualche centinaio in più sabato e nei momenti di picco si punta a raggiungere le 6 - 7 mila presenza. Si potrà entrare, comunque, solo con la mascherina. Dettagli marginali in altri tempi, ma che oggi diventano sostanza. 


LA RASSEGNA
I contenuti non si lasceranno intimidire dall'epoca di restrizioni e divieti perchè la squadra di Cossalter e Cesiot ha pensato ad un programma in pompa magna, con ospiti blasonati e appuntamenti suggestivi. Gli espositori saranno un centinaio, rispetto ai quasi 400 del passato, ma gli eventi collaterali saranno tanti. Arriverà una gondola in piazza Maggiore, attorno alla quale lavoreranno 7 8 artigiani per mostrare come si costruisce a mano, ancora oggi, la tipica imbarcazione veneziana; a corollario sabato 26 il giornalista e storico Alessandro Marzo Magno sarà atteso alle 18 per una chiacchierata pubblica su La Gondola e la tratta del legno. A Palazzo Borgasio si potrà assistere a prove di stampa con il torchio, un maestro artigiano di Lecce mostrerà come si costruisce una scultura di cartapesta e un maestro vetraio incanterà con la sua arte. 


IL CONCORSO


Confermato anche il concorso di lavorazione del ferro battutto, che quest'anno darà la possibilità ai primi tre classificati di candidarsi per la realizzazione di una grande opera in città, il cancello del Museo Diocesano. I fili conduttori di questa edizione sono più d'uno, si intersecano e creano una trama in cui Feltre sta perfettamente a proprio agio come città d'arte, di storia, di legame antico con Venezia. «Ci siamo concentrati su diversi concetti ha spiegato l'assessore alla cultura Alessandro Del Bianco -: quello di artigianato, di territorio Unesco, ma anche della tradizione del ferro battuto e del legame tra le Dolomiti e Venezia». Il direttore artistico Fabio Giudice spiega come gli spettacoli siano stati adeguati alle normative e come quelli del sabato sera siano previsti itineranti, proprio per evitare il crearsi di cappannelli di persone. «Siamo stati costretti ad organizzare tutto di gran fretta - rivela -, ma non potevamo sottrarci alla possibilità di sollevare moralmente le persone che vivono la città. Dobbiamo dare fiducia al futuro e dimostrare di volercela fare, questa mostra ha perciò un forte valore simbolico, quest'anno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino