Vandali sacrileghi in Duomo: danni alla statua del Redentore di Terilli

Vandali al Duomo di Feltre, la denuncia del parroco: danneggiata la preziosa statua
FELTRE - Atti di vandalismo su una delle opere più importanti contenute all’interno del Duomo di Feltre: ignoti hanno danneggiato una statua firmata dal feltrino...

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FELTRE - Atti di vandalismo su una delle opere più importanti contenute all’interno del Duomo di Feltre: ignoti hanno danneggiato una statua firmata dal feltrino Francesco Terilli, scultore attivo fra il 1596 e il 1633. Si tratta del prezioso Redentore, che dopo lo sfregio, è stato rimosso.

Un’azione compiuta probabilmente da qualche balordo, nel tardo pomeriggio di mercoledì, ma che ha creato un danno importante all’opera che, al momento, è stata rimossa dalla sua postazione e messa al sicuro in attesa di essere sistemata. Gli autori dell’inspiegabile gesto hanno anche danneggiato il portone d’entrata del Duomo. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Feltre, in quanto don Angelo ha presentato regolare denuncia. Forze dell’ordine che in queste ore stanno chiudendo il cerchio intorno ai responsabili, che sono stati immortalati dall’impianto di videosorveglianza presente all’interno ed all’esterno del luogo religioso di Feltre. 

IL BLITZ 
Tutto è accaduto mercoledì sera, tra le 18.30 e le 19, «ossia l’orario in cui c’è la minor presenza di fedeli in chiesa e quando si avvicina l’orario in cui facciamo il giro di controllo per poi chiudere il Duomo per la notte», racconta il parroco don Angelo Balcon. Don Angelo non scende nel dettaglio di quanto accaduto, in quanto è stato deciso di mantenere il massimo riserbo: le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso e finché il cerchio non si sarà chiuso intorno agli autori la volontà è quella di non dare informazioni. Quello che trapela da alcune fonti autorevoli è però che ignoti, proprio tra le 18.30 e le 19, si sarebbero introdotti all’interno del Duomo di Feltre, danneggiando uno dei portoni dell’edificio religioso, per poi vandalizzare l’opera contenuta all’interno. Don Angelo sottolinea che «si tratta di un’opera molto importante. Una statua realizzata dall’artista nativo di Feltre Francesco Terilli». 

LA VIDEOSORVEGLIANZA
Come detto, sul caso stanno indagando le forze dell’ordine di Feltre le quali hanno però uno strumento importante per poter giungere in breve tempo ai colpevoli. Il Duomo di Feltre infatti è dotato di un impianto di videosorveglianza che riprende tutti gli spazi, sia interni che esterni. Anche la sera degli atti di vandalismo l’impianto era in funzione ed ha ripreso gli autori. Una ripresa nitida in cui i vandali, che hanno agito a volto scoperto, ben si identificano. Ed è proprio questo elemento che dovrebbe facilitare l’identificazione da parte dei carabinieri di Feltre. 

«NESSUN ATTO SACRILEGO»
Quello che tiene a sottolineare il parroco è che «non si tratta di un atto sacrilego, un atto contro la chiesa, ma una balordata da parte di qualcuno». Insomma, nessun atto dimostrativo contro la chiesa e la sua istituzione, ma lui ritiene che possa essersi trattato di una semplice ragazzata. Una bravata che però potrebbe però aver creato dei danni ingenti ad un’opera d’arte di valore storico, artistico e culturale. 

I PRECEDENTI 


Da sempre l’area del Duomo di Feltre subisce degli atti di vandalismo, con una vera escalation che ha portato allo sfregio di mercoledì. Si tratta di bravate di giovani che spesso e volentieri si ritrovano davanti al battistero, dietro all’edificio principale, per passare un po’ di tempo in compagnia, senza però rispettare il luogo in cui si ritrovano. Alla fine del pomeriggio o della serata infatti, a terra rimangono bottiglie, cartoni di pizza, plastiche e quant’altro. Senza contare qualche segno lasciato sulle pareti dell’edificio religioso, e gli escrementi lasciati in zona. Di questo, don Angelo, né ha fatta una battaglia personale in questi anni, cercando in tutti i modi di contrastare il fenomeno che non centra nulla con l’aspetto religioso ma solo con la buona educazione, la civiltà e il rispetto per le cose di tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino