Felix Spicer, l'artista che ha detto addio a Londra e ha comprato casa a Villanova di Motta di Livenza

Felix Spicer, l'artista che ha detto addio a Londra e ha comprato casa a Villanova di Motta di Livenza - foto Carlo Verardo
MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Artista inglese lascia Londra dopo essersi innamorato di una villa veneta (con problemi strutturali) a Villanova di Motta. E dopo averla rimessa...

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MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Artista inglese lascia Londra dopo essersi innamorato di una villa veneta (con problemi strutturali) a Villanova di Motta. E dopo averla rimessa in sesto, vi realizza un proprio Studio di stampa tessile alla veneziana, oltre che un luogo d'arte in cui sta esponendo le sue ultime opere che si richiamano alla pop art. E così la villa che sembrava irrimediabilmente perduta diventa un nuovo punto di riferimento. È la storia di Felix Spicer, inglese doc, trapiantato a Villanova di Motta.


LA STORIA
Spicer acquista l'antica villa veneta Villa Morosina di Villanova, risalente al XVI secolo, alla famiglia del Doge Morosini. Si tratta di un complesso formato da un corpo centrale, una piccola chiesa e alcune adiacenze rurali su un lotto di circa 32.000 metri quadrati. La rimette in sesto e la trasforma, pur rimanendo fedele alla tradizione veneta. «Ho comprato Villa Morosina nel 2014 - ricorda Spicer - quando l'ho vista ho pensato che fosse la casa più bella e dimensionalmente perfetta che avessi mai visto. Anche se, a prima vista, non tutti avrebbero avuto le mie stesse sensazioni. Ho restaurato la casa e i giardini con l'unico scopo di creare una cosiddetta casa tessile indipendente. E cioè per produrre stampe artistiche e carte dipinte. Infatti il mio lavoro a Londra, prima di arrivare in Italia, era nel settore del design e nella produzione di sete del tipo Gainsborough. Disegno tessuti stampati ma non solo». Come è stato il suo lavoro? «Il mio interesse era quello di realizzare disegni che fossero accettati da un'importante azienda tessile veneziana. Sono riuscito a incontrarli e il mio lavoro è piaciuto». E poi? «Gli anni successivi sono stati dedicati al restauro e al trasporto da Londra di tutti i materiali, hardware e della tecnologia per stampare su carta. All'inizio dell'autunno del 2019 mi stavo preparando a stampare i miei disegni sui tessuti e anche a collaborare con l'artista Kate Hepburn per una serie speciale».


IL LOCKDOWN


Il lockdown ha interrotto tutto. «Allora ho deciso di rimanere nella villa per lavorare da solo su questi pezzi e di collaborare con Kate al telefono. Ora queste opere, che richiamano la pop Art inglese degli anni 60, sono state concluse e sono in mostra qui». Qualche sera fa ha organizzato una piccola festa per far conoscere questa realtà: «Oggi la Villa è diventata una casa indipendente e funzionante di cui sono molto orgoglioso. Basta passare di qua per capire che qui l'arte e la storia sono di casa».
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Il Gazzettino