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VAL DI ZOLDO - Quasi 200 persone hanno preso parte oggi alle ricerche di Federico Lugato, l'ingegnere veneziano scomparso ormai dieci giorni fa dopo aver parcheggiato l'auto a Pralongo, per un giro ad anello nel Gruppo Tamer-San Sebastiano.
Una novantina, tra Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Polizia di Stato, Protezioni civile, con unità cinofile e droni, si sono distribuiti sulle fasce loro assegnate della Val Prampera per batterle al tappeto. Una vasta area molto impegnativa compresa tra il torrente Prampera e le propaggini del Petorgnon, ricoperta di massi e bosco fitto di pino mugo, con voragini e spaccature. Vista di nuovo con i droni la zona sotto il Rifugio Sora'l Sass e controllata quella tra la Baita Angelini e le Crepe dei Rondoi.
Alle forze istituzionali impegnate dal primo giorno nelle ricerche, oggi - 4 settembre - si sono uniti un centinaio di volontari privati, che hanno percorso altre zone dopo aver risposto agli appelli lanciati dalla moglie dell'uomo scomparso.
Unità cinofile in azione
Il Gazzettino