Caner: «Niente tampone per i turisti immunizzati». Rischio fuga verso Croazia e Spagna

Federico Caner, assessore del Veneto
TREVISO Rapido aumento nelle prenotazioni e incognite legate al Dpcm che, alla frontiera, prevede l'obbligo di tampone anche in caso di passaporto vaccinale: oggi sarà...

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TREVISO Rapido aumento nelle prenotazioni e incognite legate al Dpcm che, alla frontiera, prevede l'obbligo di tampone anche in caso di passaporto vaccinale: oggi sarà questo l'argomento principe dell'incontro tra il ministro del turismo Massimo Garavaglia, l'assessore Federico Caner e i rappresentanti di categoria a margine della sua visita in Veneto. Il ministro sarà ricevuto dal presidente Luca Zaia e dalla Giunta a Palazzo Balbi alle 12.15. Poi il confronto sulle soluzioni per favorire la rapida ripresa del settore.


LE REGOLE
L'ostacolo da rimuovere riguarda appunto le regole d'ingresso in Italia, che vedono ancora l'obbligo di esibire all'arrivo un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti, anche per chi dimostri di aver fatto il vaccino o di aver contratto e superato il Covid. Ha spiegato Caner a Treviso, per il tredicesimo compleanno della Casatella dop: «Siamo felicissimi di come sta cominciando questa stagione estiva. Non soltanto per i veneti che restano in Veneto, ma anche per i turisti italiani e stranieri che stanno arrivando a iosa nella nostra regione e in particolare sul litorale. Però c'è un tema su cui ho sollecitato informalmente il ministro Garavaglia e che conto di approfondire durante la sua visita e all'incontro con gli operatori: il riconoscimento della vaccinazione. Sappiamo che con il green pass ci sono tre tipologie per potersi muovere in tranquillità. Le tre condizioni sono: o essere vaccinato, o aver fatto il tampone entro le 48 ore o aver contratto il virus e aver dimostrato di esserne guariti. Purtroppo mi si dice che per entrare in Italia il requisito della vaccinazione di un turista tedesco o comunque europeo non è sufficiente, ma è richiesto anche il tampone. Questo ci mette in difficoltà. Ci sono turisti che arrivano anche dal Nord Europa con famiglia e ci mettono, tra tampone e viaggio in auto, più di 48 ore, magari con una sosta. Questo rappresenta un freno alle prenotazioni che potrebbero arrivare e che potrebbero essere più cospicue. Questo è un tema che verrà affrontato».


IL PORTAFOGLIO
Gli operatori e i vertici regionali chiederanno di rivedere una misura che sta scoraggiando il turismo del Nord Europa, dirottandolo verso Croazia e Spagna. «La presenza del ministro Garavglia - ha aggiunto Caner - è fondamentale. Anzitutto perché, per la prima volta dopo tantissimi anni, abbiamo un ministero con portafoglio dedicato al turismo. Questo è un essenziale passo in avanti, la visita del ministro significa venire a testare direttamente nei territori quali sono le problematiche specifiche legate alla ripartenza. Noi siamo costantemente in contatto con Roma. Garavaglia ha ben capito quali sono le tematiche, tuttavia un incontro con gli operatori a livello regionali sarà utile per chiarire perplessità e formulare proposte».


Nelle azioni di valorizzazione del Veneto, un ruolo di forza è affidato ai prodotti tipici. «È un dato statistico consolidato: il 25% dei turisti che si recano in Italia lo fanno anche sotto la spinta di un forte interesse per l'enogastronomia ha concluso Caner . La casatella Dop, fatta con latte veneto, significa dare ai turisti la possibilità di mangiare sano e a km zero, oltre che vedere il patrimonio artistico e naturalistico. Difendere e valorizzare questi prodotti significa promuovere anche il made in Veneto».

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Il Gazzettino