Federica, le foto in discoteca e l'armadio di vestiti: «Io, imprenditrice a 25 anni»

Federica Conz
PADOVA Tutto inizia da un armadio senza ante, con decine di vestiti romantici appesi e tante coroncine di fiori cucite a mano, posizionato in fondo a uno studio fotografico. Uno...

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PADOVA Tutto inizia da un armadio senza ante, con decine di vestiti romantici appesi e tante coroncine di fiori cucite a mano, posizionato in fondo a uno studio fotografico. Uno scrigno di colori, tessuti, pizzi, chiffon, perline e paillettes a cui nessuna ragazza poteva resistere. Alla fine di ogni servizio fotografico, la domanda delle modelle era sempre la stessa. «Dove hai comprato questo abito?». E’ nato così “Spotlight Closet”, tradotto l’armadio dei riflettori, il progetto imprenditoriale di una fotografa padovana con la passione della moda. Federica Conz, a soli 25 anni, è riuscita a triplicare il fatturato nel giro di un mese e reinvestire nella sua attività.

 

A maggio Federica ha aperto un piccolo negozio di abbigliamento a Cadoneghe, promuovendo gli abiti su Instagram per vendere anche online. «Un successo che non mi sarei mai aspettata – ammette Federica - Ma che arriva dopo tanti sacrifici e tante porte in faccia. Io non sono figlia di imprenditori, non mi ha aiutato nessuno. Per aprire il negozio ho investito tutto quello che avevo guadagnato facendo servizi fotografici. Per la precisione, io ho messo 1.500 euro e il mio ragazzo Gabriele altri 1.500». E adesso, da lunedì, “Spotlight closet” cresce e si trasferisce in centro storico in via Soncin 20. «Sin da piccola ero attratta dalla fotografia – racconta Federica Conz – Ma i miei hanno sempre pensato fosse un capriccio. A 20 anni ho comprato la mia prima macchina fotografica professionale e ho iniziato a fare foto alle mie amiche. Visto che mi piaceva anche cucire, confezionavo gonne e le facevo indossare durante gli scatti. Poi ho iniziato con le coroncine di fiori da mettere tra i capelli, ne creavo a mano tantissime. Un tratto che mi distingueva. Ho sempre cercato di elogiare la bellezza femminile, ascoltando prima di tutto le mie modelle. Arrivavo da una brutta esperienza, mi è capitato di posare per fotografi uomini ed essere stata trattata come oggetto. Quelli di una certa età tendono a svestire le ragazze per mostrare unicamente la parte erotica. Ritrarre la femminilità, invece, è qualcosa di magico». E il tempo le ha dato ragione. Le influencer hanno iniziato a notare il talento di Federica, chiedendole di posare per lei. Su Instagram i follower hanno iniziato ad aumentare e Federica decide di aprire un piccolo studio fotografico a Cadoneghe assieme al fidanzato Gabriele Nardi, videomaker. «Abbiamo lavorato per aziende, privati e anche ai matrimoni – spiega -. Per gli shooting in studio avevo sempre bisogno di vestiti scenografici, più volte mi sono presentata nei negozi chiedendo capi in prestito in cambio di pubblicità sui social. Sono quasi sempre stata trattata come una poveraccia. Allora ho deciso di fare da sola, ho individuato i fornitori giusti e ho creato la mia selezione di vestiti. Ogni ragazza era attratta dal mio armadio, così ho deciso di credere in me stessa e di lanciarmi in questa avventura imprenditoriale». Due mesi fa Federica e Gabriele hanno aperto “Spotlight closet” a Cadoneghe, 20 metri quadri di negozio con 20 metri quadri di magazzino, per un investimento iniziale di 3mila euro. «Tutto con le nostre forze – aggiunge -. Ricordo ancora quando andavo a fare foto nelle discoteche padovane fino alle quattro di notte per 50 euro. Con i guadagni di poco più di un mese di attività, ora ci trasferiamo in un punto vendita di 70 metri quadri in via Soncin, dove prima c’era una galleria d’arte. I vestiti promossi attraverso le mie fotografie sul web hanno avuto un ruolo fondamentale. E’ una sfida. Ma come dice Einstein, non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose».
Elisa Fais Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino