Fondi "fantasma" agli alberghi: Caner ribalta le accuse del settore e parla di «ritardi locali»

Albergatori
AGORDINO - "È evidente come puntare il dito contro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

AGORDINO - "È evidente come puntare il dito contro qualcuno sia sempre molto più semplice che fare autocritica. Se così non fosse, avremmo letto parole diverse sulla stampa. Per fortuna io e i tecnici della Regione abbiamo buona memoria e possiamo facilmente far chiarezza su come in realtà sia andata la faccenda relativa ad alcuni bandi destinati all’Agordino per il settore turistico, finanziati con risorse comunitarie". Non le manda a dire l'assessore regionale al turismo Federico Caner al presidente provinciale di Federalberghi Walter De Cassan sulla mancata uscita dell'atteso bando delle aree interne Agordino, di circa 2 milioni, per il rinnovo dell'ospitalità turistica. "Si tratta - afferma l'assessore Caner - di iniziative nell'ambito della Strategia Aree Interne, coordinata a livello nazionale dal Dipartimento per le Politiche e la Coesione, da attuare con fondi statali e comunitari. Per la Regione del Veneto, le aree approvate sono 4 e riguardano i territori dell'Altopiano di Asiago, del Comelico, del Delta del Po e dell’Agordino. La Regione, in questo contesto, svolge una funzione di indirizzo e coordinamento nell'attuazione delle strategie di ciascuna area. Per quanto riguarda in particolare la definizione dei diversi documenti programmatori dell’Area Agordina, ci sono stati tempi di gestazione lunghi e faticosi da parte dell'area stessa e, successivamente, del livello nazionale con riferimento alla sottoscrizione del conclusivo "Accordo di programma quadro", che è avvenuta a metà dicembre del 2021. L’Accordo rappresenta il documento indispensabile per potere dar avvio agli interventi previsti. Un bel po’ di tempo, se si considera che la procedura per la definizione della Strategia Agordina è iniziata nel lontano 2018. Altre Aree, senza voler far nomi, hanno concluso la loro sottoscrizione già a partire dal 2019".  A questo si devono aggiungere le difficoltà intervenute in conseguenza dell’emergenza pandemica, che hanno coinvolto tutti gli ambiti della società civile. Prosegue Caner: "Ciò ha comportato, nel momento della cuspide della prima emergenza, la necessità di riprogrammare, su input della Commissione Europea e del Governo Centrale, una buona parte degli interventi del Programma Regionale FESR 2014-2020; documento in cui inizialmente erano previste le risorse per l'attuazione dei bandi in questione. Questa riprogrammazione si è resa necessaria in un momento di grandissima criticità per finanziare interventi mirati al contrasto dell’emergenza Covid. Ciò ha comportato la necessità di riprogrammare questi bandi con risorse nazionali, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo “Provenzano”, da parte della Regione a maggio del 2020". "Finalmente a breve - sottolinea il componente dell'esecutivo Zaia - i bandi potranno essere approvati dalla Giunta Regionale che, nel frattempo, ha lavorato alla loro predisposizione in previsione di poterli pubblicare non appena si fossero sbloccate le condizioni di partenza, ovvero la sottoscrizione dell’"Accordo di programma quadro" e la nuova copertura finanziaria con risorse nazionali".  "Comunque - conclude l'assessore Caner - ci tengo a sottolineare che le risorse destinate all’offerta turistica montana non sono rappresentate esclusivamente dai bandi dell'Agordino. Dati alla mano, dal 2016 ad oggi tra fondo montagna, fondi Por- Fesr e Gal montagna sono stati erogati dalla Regione quasi 34 milioni di euro a cui si aggiungono gli 11 milioni 500 mila euro per potenziare l'offerta turistica montana, per dare sviluppo agli sport invernali e per proporre impianti di risalita sempre più moderni ed efficienti del quinquennio 2015-2020. Abbiamo poi stanziato solo nel 2021 ulteriori 9 milioni per gli impianti a fune ai quali si prevede di assegnare per lo scorrimento della graduatoria altre risorse per le quote FSC (fondi strutturali) e ulteriori economie derivanti dalle precedenti programmazioni".

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino