Febbre del topo, proliferazione fuori controllo di roditori: cresce l'allarme per il virus

Aumento del numero dei topi (Foto di Capri23auto da Pixabay)
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VITO D'ASIO - «Servono informazioni tempestive e affidabili per tranquillizzare la popolazione, giustamente preoccupata di fronte all'eccezionale proliferazione di piccoli roditori (per lo più arvicole e topi selvatici dal collo giallo) che si sta registrando in tutta la fascia montana del Friuli Venezia Giulia e delle vicine Slovenia e Croazia»: lo ha affermato il consigliere regionale del Patto per l'autonomia, Giampaolo Bidoli.


Proprio oltreconfine sono stati registrati focolai di Hantavirus, agente virale che può essere trasmesso all'uomo, con conseguenze anche serie per la salute, dai topi selvatici e dalle arvicole. È notizia dei giorni scorsi il primo caso in Friuli Venezia Giulia di contagio da febbre del topo.

«Le istituzioni scientifiche di Slovenia e Croazia hanno informato la popolazione in merito a raccomandazioni e comportamenti opportuni da tenere, che cosa aspetta a fare altrettanto la nostra Regione?», si chiede Bidoli, rinnovando ancora una volta l'invito a una corretta comunicazione e di un coordinamento delle misure che è bene adottino i Comuni interessati dalla pullulazione dei roditori. «In questa fase è importante che tutte le istituzioni agiscano all'unisono monitorando l'evoluzione della situazione, anche per scongiurare il rischio di problemi di salute pubblica, e rassicurando la cittadinanza con una campagna informativa specifica evitando allarmismi», conclude il consigliere del Patto per l'Autonomia. Nei giorni scorsi migliaia di esemplari morti erano stati ritrovati nell'Arzino, probabilmente travolti da una piena improvvisa.

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Il Gazzettino