Febbre del Nilo stronca un mobiliere l'Ulss: «Secondo caso nella zona»

Febbre del Nilo stronca un mobiliere l'Ulss: «Secondo caso nella zona»
Si è spento ieri Sante Secchiero, l'ex mobiliere contagiato tre mesi fa dal virus "West Nile". Secchiero, che aveva ottant’anni, è venuto a mancare alle prime luci...

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Si è spento ieri Sante Secchiero, l'ex mobiliere contagiato tre mesi fa dal virus "West Nile". Secchiero, che aveva ottant’anni, è venuto a mancare alle prime luci dell'alba nell'ospedale di Trecenta dopo un calvario che si protraeva da metà settembre, quando era stato ricoverato. Da allora le sue condizioni non sono mai mutate restando in stato vegetativo. Nei giorni del ricovero l'Ulss 18 aveva spiegato che aveva patologie pregresse, una circostanza che la famiglia però smentisce.


L'ex mobiliere in pensione, fondatore di uno dei mobilifici storici di Lendinara, avrebbe contratto il virus tramite la puntura di una zanzara probabilmente nella zona in cui abitava e per questo, dopo il ricovero, l'Ulss 18 ha ordinato interventi straordinari di disinfestazione capillare nell'area compresa tra la zona del Famila e il quartiere Bacinello. Nella stessa zona si era verificato l'altro caso di West Nile riscontrato a Lendinara nel 2013, con un'anziana donna residente nel quartiere, ricoverata e poi guarita.

Sante Secchiero, che molti chiamavano affettuosamente “Santin”, aveva imparato l'arte della falegnameria nella bottega di un artigiano di Fratta Polesine e poi, insieme al padre e al fratello, aveva dato vita al mobilificio Secchiero ora gestito dai figli Pier Emilio, Marco e Luca. Domani alle 15 nel duomo di Santa Sofia. Chiunque desideri partecipare al lutto è invitato a non inviare fiori, ma a devolvere eventuali offerte in beneficenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino