PORDENONE - Primo caso di Febbre Dengue nella Destra Tagliamento. Ad essere colpito un ragazzino di 14 anni, italiano, residente a Pordenone, che con i genitori si era recato in...
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«Il ragazzino sta bene - tiene a precisare Massimo Crapis, responsabile dell'Unità malattie infettive dell'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale - e solitamente la prima infezione non è quasi mai pericolosa. Un eventuale secondo contagio, però, potrebbe complicare la situazione dal momento che la morte sopraggiungerebbe a causa della febbre emorragica». Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l'uomo è il principale ospite del virus che circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni: è in questo periodo che la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. La Dengue è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico, Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. In Europa costituisce un pericolo in un'ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all'aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone. Il caso del 14enne pordenonese è legato proprio a quest'ultimo aspetto.
LE ZANZARELe zanzare sono responsabili anche della trasmissione di Chikungunya, una malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori, e della West Nile. Mentre per la prima nella Destra Tagliamento non sono stati ancora isolati casi o focolai, per la Fabbre del Nilo (Occidentale) l'anno scorso erano state una cinquantina le persone che avevano contratto il virus. Un uomo di Prata - Luigino Silvestrin, 69 anni, operaio da anni in pensione - era morto a causa delle complicanze dovute anche ad una serie di patologie importanti, sia cardiache che neuro-muscolari. «Abbiamo la certezza sottolinea l'infettivologo Crapis che non tutte le zanzare infette sono morte: alcune hanno sicuramente superato il periodo invernale, quello più freddo, e pertanto ci attendiamo con l'inizio della bella stagione che il virus torni in circolo. A questo punto ci saranno nuovi contagi, che potranno essere superiori per numero a quelli - sintomatici e asintomatici - che avevano registrato nel 2018. I sintomi in generale di chi è stato infettato dal virus della West Nile sono molto simili a quelli di una generica influenza: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, ma anche brividi, disturbi alla vista, torpore e convulsioni. Alcuni effetti della malattia, in casi estremi, possono essere anche permanenti, pertanto la raccomandazione è di prestare la massima attenzione ai primi segnali di febbre.
WEST NILELa West Nile, se non presa per tempo, può essere anche letale. L'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale e in particolare il Dipartimento di prevenzione sta discutendo la possibilità di affiancare ad un'azione larvicida un'attività adulticida nel tentativo di scongiurare che si possano formare eventuali focolai.
Alberto Comisso Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino