La pioggia ci ha salvato dalla Febbre West Nile: finora in Polesine trovato un solo gruppo di zanzare infette

Per la sorveglianza degli insetti sono state posizionate 65 trappole in tutto il Veneto, 11 in Polesine.
ROVIGO - Il 20 luglio in Polesine è stato intercettato un gruppo di zanzare infette da West Nile. Di per sé non una notizia particolarmente confortante, ma nemmeno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO - Il 20 luglio in Polesine è stato intercettato un gruppo di zanzare infette da West Nile. Di per sé non una notizia particolarmente confortante, ma nemmeno un dato così allarmante visto che al momento si tratta dell’unica apparizione in provincia di Rovigo del virus che prima dell’avvento del Covid in Polesine era stato “il virus”, che si riaffacciava ogni estate fino al culmine del 2018: 54 casi accertati, 37 nella forma febbrile, 10 dei quali ricoverati seppur dimessi pochi giorni dopo, 17 nella forma neuroinvasiva, quella più grave, con 6 decessi. Dall’anno successivo, grazie anche alla programmazione coordinata dall’Ulss 5 delle disinfestazioni antizanzare su tutta la provincia, visto che il West Nile si trasmette solo attraverso la puntura di una zanzara infetta, il virus ha vissuto una fase di remissione. Salvo poi tornare prepotentemente alla ribalta lo scorso anno, con 34 casi, 22 nella forma febbrile e 12 nella forma neuroinvasiva. Tuttavia, nell’estate 2022 il virus aveva imperversato maggiormente in altre province: a livello nazionale i contagi umani erano stati 723, dei quali ben 500 in Veneto, con 178 nella forma neuroinvasiva e 22 decessi. La più colpita era stata la provincia di Padova, con 193 contagi, dei quali 92 nella forma grave.


QUADRO FELICE

Quest’estate il quadro sembra nettamente diverso. Un anno esatto fa i contagi umani accertati in Veneto erano già 40, 29 dei quali nella forma neuroinvasiva, mentre a Rovigo se ne contavano 9, cinque quelli gravi. Tanto che erano partite disinfestazioni straordinarie e il Comune di Rovigo aveva emesso un’ordinanza “Per l’esecuzione di interventi di manutenzione della vegetazione per la prevenzione di rischi per la salute pubblica”. Una spiegazione dell’inatteso ritorno del virus era stata data nella particolare situazione climatica della scorsa estate, particolarmente siccitosa e particolarmente favorevole alla proliferazione delle zanzare. Attualmente in tutto il Veneto è emerso solo un contagio umano, in provincia di Verona, in una zona non lontana dal comune di Ronco all’Adige, dove il 17 luglio è stata registrata la prima positività di West Nile in un pool di zanzare. Gioia Capelli, direttrice sanitaria dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, sottolinea come «fortunatamente quest’anno la situazione sembra più favorevole, i pochi casi riscontrati nelle zanzare e negli animali diminuiscono la probabilità che il virus si diffonda anche nell’uomo». La pioggia smuove le acque e questo fa morire le larve.

Per la sorveglianza entomologica sono posizionate 65 trappole in tutto il Veneto, 11 delle quali in Polesine: a Papozze, Ficarolo, Ceneselli, Porto Viro, Occhiobello, Badia Polesine, Villanova del Ghebbo, Rovigo, Porto Tolle, Guarda Veneta e Adria. Il monitoraggio prende le mosse da maggio e termina a ottobre, con catture di una notte ogni due settimane per ciascun sito. Al 26 luglio erano state catturate in totale 112.760 zanzare e dei 1.477 pool analizzati nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico, solo 6 sono risultati positivi, lo 0,4%. Oltre alla positività emersa in Polesine, le altre sono state riscontrate nelle province di Verona e di Padova. In tutta Italia al momento sono stati intercettati 32 gruppi di zanzare infette, anche in Sicilia e in Puglia, ma soprattutto in Emilia Romagna e Lombardia. Un anno fa, di questi tempi, i pool di zanzare con infezione accertata erano già oltre 100. E ben 26 erano stati “pizzicati” proprio in Polesine, con il valore più alto d’Italia. Anche la sorveglianza degli uccelli selvatici, che del virus sono il “serbatoio”, aveva già avuto plurimi riscontri in Polesine con una cornacchia, un corvo, un gufo, una civetta e un cormorano trovati positivi. Quest’anno, per il momento, nessuna positività nemmeno fra gli uccelli.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino