ROVIGO - Il 20 luglio in Polesine è stato intercettato un gruppo di zanzare infette da West Nile. Di per sé non una notizia particolarmente confortante, ma nemmeno...
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QUADRO FELICE
Quest’estate il quadro sembra nettamente diverso. Un anno esatto fa i contagi umani accertati in Veneto erano già 40, 29 dei quali nella forma neuroinvasiva, mentre a Rovigo se ne contavano 9, cinque quelli gravi. Tanto che erano partite disinfestazioni straordinarie e il Comune di Rovigo aveva emesso un’ordinanza “Per l’esecuzione di interventi di manutenzione della vegetazione per la prevenzione di rischi per la salute pubblica”. Una spiegazione dell’inatteso ritorno del virus era stata data nella particolare situazione climatica della scorsa estate, particolarmente siccitosa e particolarmente favorevole alla proliferazione delle zanzare. Attualmente in tutto il Veneto è emerso solo un contagio umano, in provincia di Verona, in una zona non lontana dal comune di Ronco all’Adige, dove il 17 luglio è stata registrata la prima positività di West Nile in un pool di zanzare. Gioia Capelli, direttrice sanitaria dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, sottolinea come «fortunatamente quest’anno la situazione sembra più favorevole, i pochi casi riscontrati nelle zanzare e negli animali diminuiscono la probabilità che il virus si diffonda anche nell’uomo». La pioggia smuove le acque e questo fa morire le larve.
Per la sorveglianza entomologica sono posizionate 65 trappole in tutto il Veneto, 11 delle quali in Polesine: a Papozze, Ficarolo, Ceneselli, Porto Viro, Occhiobello, Badia Polesine, Villanova del Ghebbo, Rovigo, Porto Tolle, Guarda Veneta e Adria. Il monitoraggio prende le mosse da maggio e termina a ottobre, con catture di una notte ogni due settimane per ciascun sito. Al 26 luglio erano state catturate in totale 112.760 zanzare e dei 1.477 pool analizzati nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico, solo 6 sono risultati positivi, lo 0,4%. Oltre alla positività emersa in Polesine, le altre sono state riscontrate nelle province di Verona e di Padova. In tutta Italia al momento sono stati intercettati 32 gruppi di zanzare infette, anche in Sicilia e in Puglia, ma soprattutto in Emilia Romagna e Lombardia. Un anno fa, di questi tempi, i pool di zanzare con infezione accertata erano già oltre 100. E ben 26 erano stati “pizzicati” proprio in Polesine, con il valore più alto d’Italia. Anche la sorveglianza degli uccelli selvatici, che del virus sono il “serbatoio”, aveva già avuto plurimi riscontri in Polesine con una cornacchia, un corvo, un gufo, una civetta e un cormorano trovati positivi. Quest’anno, per il momento, nessuna positività nemmeno fra gli uccelli.
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Il Gazzettino