Sponsor ottenuti con false fatture, perquisizioni della Finanza nella sede dell'Hellas Verona. Indagato anche il presidente Setti

La nota del club: «Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società»

Maurizio Setti
VERONA - La guardia di finanza questa mattina, 6 dicembre, ha effettuato perquisizioni nella sede dell'Hellas Verona, club che milita nella Serie A di calcio, una delle...

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VERONA - La guardia di finanza questa mattina, 6 dicembre, ha effettuato perquisizioni nella sede dell'Hellas Verona, club che milita nella Serie A di calcio, una delle società coinvolte in un'indagine su sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false emesse da una società cartiera. Tra gli indagati anche il presidente del club, Maurizio Setti. Proprio durante la perquisizione gli è stato notificato l'avviso di garanzia.

L'inchiesta ribattezzata "Operazione Cyrano" - diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da guardia di finanza e polizia di Stato - vede 26 persone indagate a vario titolo, di cui 22 interessati anche da perquisizioni e sequestri in varie regioni del nord e centro Italia. Stando a quanto accertato dagli inquirenti, si tratta di una presunta maxi frode fiscale da dieci milioni di euro.

Nel primo pomeriggio è arrivata una nota dell'Hellas Verona in cui precisa che: «La guardia di finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona. Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove. Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società, che consistono nella ricezione di sole tre fatture relative al periodo di imposta di quattro anni fa e comunque di modesto importo. La contestazione, si specifica ulteriormente in corso di verifica, potrebbe equivalere a circa 50.000 euro. In ogni caso, si smentisce in maniera categorica che l’oggetto dei documenti fiscali richiesti attenga a contratti di sponsorizzazione, argomento di cui nessuno ha mai parlato».

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Il Gazzettino