Titolare di negozi d'abbigliamento arrestato: false fatture per 3 milioni

Titolare di negozi d'abbigliamento arrestato: false fatture per 3 milioni
TREVISO  - C'era qualcosa che non quadrava in tutte quelle fatture. Non tanto per gli importi, giustificati dall'ipotetico acquisto di capi d'abbigliamento,...

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TREVISO  - C'era qualcosa che non quadrava in tutte quelle fatture. Non tanto per gli importi, giustificati dall'ipotetico acquisto di capi d'abbigliamento, quanto al fatto che le aziende che le emettevano non avevano né dipendenti né sedi in cui lavorare. Si trattava in verità di semplici società che operavano solo sulla carta (e per questo definite cartiere) intestate a cittadini originari della Repubblica Popolare, alcuni dei quali irreperibili in Italia, altri impiegati come camerieri in alcuni ristoranti cinesi tra Veneto, Toscana e Lombardia. A beneficiare delle fatture emesse da 42 società fittizie era un imprenditore attivo nel trevigiano, un cinquantenne cinese residente a Paese e titolare di due importanti negozi d'abbigliamento, uno dei quali in viale IV novembre a Fiera, il Milano moda. Stando alle indagini del Gruppo di Treviso della Guardia di Finanza, guidato dal tenente colonnello Andrea Leccese, il cinquantenne avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre tre milioni di euro, riuscendo così ad evadere circa mezzo milione di euro di Iva.


All'imprenditore, all'alba di ieri mattina, è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari mentre per altri 41 connazionali, titolari delle cartiere, è scattata la denuncia. Nel corso dell'operazione delle Fiamme Gialle, denominata Dragone, è stato disposto il sequestro preventivo di beni e denaro per 1.2 milioni di euro. In casa 130.000 euro in contanti....

 
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Il Gazzettino