Blitz fascista nell'assemblea del Partito democratico: «Sono studenti»

Il manifesto dell'incontro
TREVISO -  Episodio preoccupante ieri sera, nel corso dell’assemblea organizzata e pubblicizzata dal Partito Democratico trevigiano su piattaforma Zoom, dal titolo...

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TREVISO -  Episodio preoccupante ieri sera, nel corso dell’assemblea organizzata e pubblicizzata dal Partito Democratico trevigiano su piattaforma Zoom, dal titolo “Women new deal” sul tema della parità di genere. Ad un certo punto hanno chiesto di partecipare persone con nomi insospettabili - a detta degli organizzatori - che una volta ottenuto l’accesso all’assemblea si sono lasciati andare a comportamenti politicamente scorretti e violenti Hanno esordito con una bestemmia. E poi hanno insultato pesantemente le donne e gli anziani e hanno inneggiato al Duce. Con un’escalation contro il tema dell’assemblea e i gender più che esplicito. Ma c’è di peggio. Perchè tra coloro che hanno chiesto di entrare nella discussione, più di qualcuno ha usato il nome di una dirigente scolastica di un liceo trevigiano. Un nome che non compare nei giornali e la cui identità può essere conosciuta soltanto dagli studenti che frequentano quella specifica scuola. Questo farebbe supporre che il manipolo di matrice fascista, entrato nell’assemblea del Pd per disturbare, sia formato da giovani, anzi giovanissimi. Studenti di un liceo cittadino.


LA CONDANNA
Questo è almeno il punto di vista di Giovanni Tonella, segretario del Pd comunale, che ha registrato ogni singolo passaggio di quella che definisce “una comparsata odiosa” e che si appresta a presentare denuncia alla polizia postale. «I lavori erano già iniziati e stava parlando la segretaria di Treviso Nord Liana Manfio, che avrebbe dovuto introdurre la giovanissima candidata al consiglio regionale Rachele Scarpa. Ad un certo punto ho cominciato a registrare strani nomi che chiedevano di essere ammessi all’assembla. C’era Luca Zaia, Giuseppe Conte. Che ho bloccato. E poi è comparso il nome della dirigente scolastica che conosco personalmente. Non ho fatto fatica a bloccarli e a fare due più due. Chi può mai conoscere il nome di un dirigente scolastico se non i suoi stessi studenti» attacca Tonella.
GLI INSOSPETTABILI

Il segretario del Pd aggiunge: «C’erano anche nomi a prima vista insospettabili come Antonio Filosofi e Arturo Giammaresi, e un altro paio, che sono stati ammessi. Dalla voce, che denotava un tono ancora imberbe, sembravano studentelli di estrema destra, forse di 15-16 anni. Hanno interrotto la Manfio che aveva appena iniziato a parlare. Hanno bestemmiato, hanno sostenuto che la donna è subalterna e si sono scatenati contro gli anziani». Tonella stigmatizza quanto successo: «La loro è stata una chiara presa di posizione politica. Evidentemente dà fastidio sostenere politiche per le pari opportunità e la giustizia di genere». L’incontro organizzato dal Pd, appena i “disturbatori” sono stati rimossi, è continuato fino al suo completo svolgimento registrando la partecipazione anche di Giulia Tonel, già candidata al consiglio regionale e della presidente del Cnsu Anna Azzalin. «Questo non è stato uno scherzo di cattivo gusto ma un pesante attacco politico. Chiederemo alla polizia postale di identificare questi giovanissimi esponenti di estrema destra».
 

 

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Il Gazzettino