FARRA DI SOLIGO (TREVISO) - Operaio marocchino dopo un piccolo diverbio con un collega, perde la testa, distrugge due auto e ferisce con un pesante arnese da falegname prima...
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REAZIONE FOLLE
Appena iniziata la rissa, i colleghi di lavoro, con l'aiuto dei due titolari, Mirco e Giovanni Mantese e di un rappresentante, che per caso si trovava lì, sono intervenuti per dividere i due contendenti e sedare la rissa. Ma, quando la cosa sembrava ormai risolta e gli animi si erano riappacificati, il marocchino ha cominciato a dare nuovamente in escandescenze. Dopo essersi impossessato di una grossa e tagliente punta di un trapano, della lunghezza di 80 centimetri e del peso di alcuni chilogrammi, l'ha data prima in testa a Giovanni Mantese, intervenuto per cercare di smorzare la rissa e poi in preda a una rabbia incontrollabile, si è scagliato contro le auto parcheggiate sul piazzale vicino agli uffici dell'azienda. Ha sfasciato un pulmino Mercedes-Benz Vito della ditta e poi anche una Volkswagen Golf di un rappresentante di vernici, che per sua sfortuna si trovava all'interno della segheria.
FUGGI FUGGI GENERALE
Non contento il marocchino furibondo e fuori di sé, si è impossessato di una piccola motosega, e mentre tentava di metterla in moto, rincorreva colleghi di lavoro e titolari, minacciandoli di tagliarli la testa. C'è stato un fuggi fuggi generale. Alcuni in preda al panico, sono scappati lungo la strada provinciale, in quel momento molto trafficata, sempre inseguiti dal nordafricano che continuava a gridare: «Vi taglio la testa, vi ammazzo tutti». La scena, da film dell'orrore, è stata seguita in diretta anche da alcuni automobilisti di passaggio che increduli e impauriti, hanno preferito allontanarsi il più velocemente possibile.
SOCCORSI LAMPO
Nel frattempo uno dei titolari ha chiamato il 112, spiegando il dramma che si stava vivendo all'interno dell'azienda. Gli uomini della centrale operativa, hanno intuito subito la pericolosità della situazione predisponendo immediatamente i soccorsi del caso. In pochi minuti, giungevano sul posto prima due ambulanze e un'auto medica e a ruota due auto dei carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto. Mentre il personale medico prestava i primi soccorsi ai feriti, i militari dell'Arma si impegnavano a portare l'aggressore alla ragione. I primi ad essere ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano sono stati Giovanni Mantese, il titolare, che aveva riportato una vistosa ferita lacero contusa alla testa e un suo operaio con una frattura al polso della mano destra, oltre a diverse escoriazioni in varie parti del corpo. Per accertamenti, con una seconda ambulanza, scortata a breve distanza anche da due auto dei carabinieri, è stato condotto sotto stretta sorveglianza anche il marocchino, nei cui confronti a tarda sera è scattato l'arresto.
Diego Berti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino