GORGO AL MONTICANO (TREVISO) - Sarà un Natale senza casa per 24 famiglie. Sembra infatti improbabile che in un paio di giorni possano essere ripristinate le condizioni di...
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L'APPELLO
Adesso in municipio stanno cercando di capire come poter aiutare gli sfollati. «Ci sono già stati due privati che hanno messo a disposizione delle case di loro proprietà prosegue la sindaca Cover -. Mi hanno detto: non sono case nuove, ma c'è il riscaldamento, l'acqua calda. Se hai bisogno conta su di noi. Ringrazio di cuore queste persone e mi appello alla solidarietà di tutti. Se qualcuno ha immobili disponibili mi contatti. È vero che queste famiglie hanno trovato ospitalità da genitori, parenti ed amici, ma non sappiamo quanto si protrarrà l'emergenza. Voglio poter contare su un piano B».
GLI ACCERTAMENTI
Oggi, lunedì, verranno effettuate le verifiche per capire se, almeno al primo piano, le famiglie potranno rientrare. Notevoli sono i danni al secondo piano, dove l'acqua è penetrata negli impianti elettrici. C'è poi il corridoio di collegamento con l'altra ala del condominio, con la scala in comune, il soffitto è in cartongesso, zuppo d'acqua, perciò pericoloso e dovrà essere rimosso. «I vigili del fuoco hanno suggerito che quanto prima venga collocata una copertura provvisoria. So che l'amministratore ha già contattato un'impresa, bisogna capire in quanto tempo potranno intervenire».
SOLIDARIETA'
Nel frattempo fra i cittadini gorghensi è scattata la gara di solidarietà. «Già durante la notte, ad incendio ancora in corso racconta Giannina Cover il panificio ed un paio di bar sono arrivati con le brioche e le bevande per i pompieri che hanno lavorato senza sosta. Diverse persone si sono organizzate per procurare vestiario e scarpe a chi, nel giro di un'ora, si è ritrovato senza più neppure un paio di slip».«Ho aiutato un amico a recuperare qualche vestito racconta Stefano Benedetti, che abita nel condominio di fronte -. Ho visto il pianterreno del condominio che tutto sommato non è male. I guai sono negli altri piani, a causa dell'acqua gli intonaci si staccano, sono pericolosi. Credo ci vorranno settimane prima che queste famiglie possano rientrare». Nel disastro è andata comunque bene: non si sono registrati feriti. «Non oso pensare a ciò che sarebbe potuto succedere se l'incendio si fosse sviluppato durante la noote. Perchè già alle 21.30 nessuno si era reso conto delle fiamme chiosa la sindaca Cover -. Sono stati i pompieri che hanno battuto alle porte, suonato i campanelli, invitando le famiglie ad uscire. Molti bambini erano già a letto, altri sul divano a guardar la tv».
Annalisa Fregonese Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino