COMEGLIANS (Udine) - Lo avevano donato col cuore al Comune, perché restasse a memoria, per tutte le generazioni, un bell’alare in ferro battuto, fatto a mano, ma i...
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La donazione è di diversi mesi fa e l’amministrazione comunale aveva sistemato i tre pezzi dell’alare in tre sacchi di iuta che erano stati temporaneamente sistemati nel palazzo del municipio, in attesa di essere rimontanti e messi in mostra, con una targa di ringraziamento alla famiglia che li ha generosamente donati, nella cosiddetta “Casa del Botêr”, un edificio tradizionale di Comeglians, oggetto di un accurato e meticoloso restauro (nelle foto) e oggi utilizzata come ambiente di incontro per la comunità del posto, per mostre, eventi e iniziativa culturali. «Nel momento in cui abbiamo deciso di spostarlo alla “Casa del Botêr” ci siamo accorti che non c’era più - dice amareggiato il sindaco De Antoni –; abbiamo cercato ovunque perché, negli ultimi mesi, ci sono stati dei lavori di sistemazione nel municipio e l’alare poteva essere finito in qualche magazzino, in un luogo nascosto, non visto. Ma nulla: è sparito, e per noi è un doppio danno, affettivo ed economico perché un pezzo del genere, per collezionisti e amanti di questo tipo di artigianato, non ha prezzo. Non so neanche come abbiano fatto a portalo via perché era molto pesante. La speranza è quella che venga restituito e che non finisca, magari, venduto come ferro, dai ladri di metallo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino