Falso il medico, falso anche l'avvocato. Ovvero il legale che avrebbe aiutato Matthew Mode (alias Matteo Politi), il chirurgo con laurea fai da te originario di Mestre finito...
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Giovedì notte è scattato l'arresto: la prima sezione del Tribunale di Bucarest ha stabilito (per il momento) un periodo di detenzione di 30 giorni. Politi, che ha operato in diverse cliniche private della capitale romena, è accusato di frode continuata e di esercizio abusivo della professione. Ma i capi di imputazione potrebbero diventare ben più pesanti con il proseguo delle indagini, considerati i danni provocati alle sue vittime. Adesso, però, spunta un presunto complice. Grazie alla sua mediazione, Politi si presentava come un chirurgo dall'invidiabile curriculum. Laureato in una prestigiosa università degli Stati Uniti, con un diploma di specializzazione ottenuto a Pristina. Era stato proprio il falso avvocato a presentare l'attestato, scritto in cirillico, al dipartimento di sanità pubblica romeno. L'uomo era riuscito a fare da rompighiaccio per il 39enne mestrino, trovando uno spazio prestigioso per questo esperto italiano, luminare nella chirurgia al seno, dal nome anglosassone: Matthew Mode.
L'INCHIESTA
«Era un disastro con le procedure standard. Non disinfettava nulla, lavorava senza guanti e senza nemmeno lavarsi le mani». L'inchiesta giornalistica del quotidiano Libertatea ha portato alla luce le testimonianze di colleghi e di pazienti rovinati dagli interventi del 39enne mestrino. Una delle sue pazienti è rimasta praticamente sfigurata dopo un intervento di rinoplastica. «Mi ha ridotto il naso come una cotoletta». La risposta del medico? «Signora, è l'età. In fin dei conti lei ha 60 anni, i tessuti non reggono». Politi avrebbe operato dieci volte in Romania provocando non incidenti di percorso ma danni per «sonora impreparazione» secondo la relazione del dottor Radu Ionescu che ha provveduto, dopo la pubblicazione della vicenda, a esaminare gli interventi. Un quadro giudiziario pesante, che potrebbe portare, nella peggiore delle ipotesi, anche a un'incriminazione per tentato omicidio.
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Il Gazzettino