Mestre, "faida" tra bar della movida: giovane semina il panico tra i clienti

MESTRE - Se chiude il nostro bar, devono chiudere anche tutti gli altri. L’intento era esattamente questo: una...

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MESTRE - Se chiude il nostro bar, devono chiudere anche tutti gli altri. L’intento era esattamente questo: una spedizione punitiva individuale nei confronti di chi aveva le serrande alzate. E così un ragazzo di origini straniere lunedì pomeriggio ha messo in scena il suo spettacolo in Riviera XX Settembre: a petto nudo, dopo aver aggredito due passanti, si è diretto verso il bar Riviera. La scena è stata ripresa in un video da uno dei clienti del locale: il giovane urlando «chiudi il bar» ha preso gli sgabelli del locale e ha iniziato a scaraventarli ovunque. Il titolare, Fabrizio Scala, è uscito in strada per fronteggiarlo. «Non gli ho messo le mani addosso - racconta - volevo solo evitare che facesse del male a qualcuno». Il ragazzo era chiaramente su di giri, forse sotto l’effetto di stupefacenti, e ha iniziato a provocare Scala invitandolo a colpirlo. In quel momento è arrivata una volante della polizia locale a tutta velocità, il ragazzo però ha prima tentato di chiudere la porta in faccia agli agenti che stavano uscendo e poi è fuggito a piedi facendo perdere le sue tracce. «Sono amareggiato, è sempre così - continua Scala - in questi ultimi anni abbiamo avuto prima gli albanesi che scatenavano risse ogni sera, adesso abbiamo gli spacciatori che fanno base qui di fronte. Io non ne posso più, prima o poi venderò tutto». Nel video si vede che l’obiettivo del giovane è, appunto, proprio il bar Riviera. «Sono molto deluso anche dai mestrini: c’erano almeno una decina di uomini seduti e nessuno di loro si è alzato per aiutarmi con quel pazzo». 


BASE PER PUSHER
Quattro giorni fa, il questore di Venezia Maurizio Masciopinto aveva disposto la chiusura per quindici giorni del bar di fronte al suo, il “10Mila”. Il 3 luglio due clienti si erano sfidati a colpi di pugni e coltelli, ma questo era solamente l’ultimo di una lunga serie di episodio. Il provvedimento è figlio di diverse segnalazioni effettuate dai cittadini e, soprattutto prende le mosse dai numerosi elementi raccolti nel corso dei controlli eseguiti dalle forze dell’ordine nelle ultime settimane. In particolare, gli approfondimenti delle forze di polizia avevano evidenziato come il locale fosse divenuto ricettacolo di pregiudicati, di senza fissa dimora, oltre che crocevia dello smercio di sostanze stupefacenti. Nel locale i pusher avevano creato una sorta di quartier generale per gli incontri con i clienti. Nessuno che faceva caso a quanto accadeva e gli affari che giravano a gonfie vele per il mercato della droga.
«Quel ragazzo ha dei precedenti - aggiunge Scala - ed era uno dei clienti di quel bar. Lo conosciamo bene, non è la prima volta che si fa notare». 


RACCOLTA FIRME


Scala, insieme ad altri residenti, ha organizzato una raccolta firme per chiedere un presidio di forze di polizia in Riviera XX Settembre. «Non le abbiamo ancora presentate, ma lo faremo presto. Questa situazione è un danno per le attività che lavorano e per i cittadini che vogliono vivere serenamente la Riviera». 
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Il Gazzettino