La valle senza tempo: benvenuti nel paese degli orologi e dei fagioli

I fagioli tipici di Pesariis in Carnia
PRATO CARNICO (Udine) - Un borgo senza tempo, una montagna incantata, silenziosa e operosa quella della Val Pesarina, in Carnia, dove oggi, nonostante il brutto tempo, si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PRATO CARNICO (Udine) - Un borgo senza tempo, una montagna incantata, silenziosa e operosa quella della Val Pesarina, in Carnia, dove oggi, nonostante il brutto tempo, si festeggiano i fagioli e gli orologi; è una festa di quelle di una volta, rimasta originale, autentica, che coinvolge tutta la comunità.


Qui si coltivano dal Settecento
Pesariis è il paese dei Solari, i Solari di quegli orologi diventati poi famosi in tutto il monto; un borgo antico, puntellato da segna tempo monumentali, ad acqua, a “sole”, con carillon e campane. Ma Pesariis è anche la terra, il paese, dei fagioli. Qui si coltivano dal Settecento e anche oggi si seminano e si raccolgono a mano, in piccole quantità. Sono perlopiù del tipo rampicante: il fagiolo, infatti, ha bisogno d’acqua ma teme l’umidità. Così, sollevati dal suolo, crescono senza alcun problema, anche se il lavoro per piantare i pali che li sorreggono è molto impegnativo.

Tramandati da madre in figlia, da generazioni
Ogni famiglia di Pesariis li coltiva, in un angolo del suo orto, in un fazzoletto di terra. Sono fagioli autoctoni, tramandati da madre in figlia, da generazioni; legumi che non finiscono mai nei negozi, ma che vengono venduti nella festa di oggi, una volta all’anno. Costano un po’ di più ma vanno a ruba. Tanti li prenotano per tempo, così da essere sicuri di arrivare alla festa e trovarne ancora.

Ci sono 160 varietà di fagioli autoctoni
C’è chi li fa seccare, in modo tale che si possano conservare per tutto l’inverno, e chi, in piccola parte, li raccoglie freschi, per cucinare deliziose zuppe e minestre. Nella montagna friulana, grazie a uno studio eseguito dall’Università di Udine, sono state “censite” 160 varietà di fagioli autoctoni. A Pesariis (nelle foto) si coltivano perlopiù il Lauron, una sorta di borlotto piccolo, “Chei dal voglut” perché sembra che abbiamo un piccolo occhio, il Fumul, e Las Fasolas.

In paese le piccole e poche aziende agricole presenti in valle li coltivano tutti e lo fa anche l’azienda bio di Eliana Solari con il prezioso aiuto del marito. Eliana ha anche un piccolo spaccio e un punto di ristoro, a Pesariis, Sot la Napa, un locale storico ricavato in un casa storica, in pietra. Ma tutte le abitazioni di questo borgo, nel comune di Prato Carnico, sono molto antiche, e grandi, imponenti, alte.

Tra fagioli, musei e orologi 

Tra loro la Casa Bruseschi, una splendida dimora signorile trasformata in museo dove tutto racconta della vita di un tempo, suoi monti; la si può visitare durante la festa, insieme al museo degli orologi, e quello del cinema e della fotografia, con pezzi unici nel loro genere; da non perdere, infine, il percorso degli orologi monumentali che, in qualche modo, sono gemellati con il paese delle meridiane, Ajello del Friuli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino