Facebook censura "Amore e Psiche" "Mostra contenuti troppo allusivi"

La scultura di Antonio Canova "Amore e Psiche"
Facebook censura Amore e Psiche. Nessuno si sognerebbe mai di definire la scultura plasmata dal genio di Antonio Canova come scostumata, provocante o addirittura volgare. Nessuno...

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Facebook censura Amore e Psiche. Nessuno si sognerebbe mai di definire la scultura plasmata dal genio di Antonio Canova come scostumata, provocante o addirittura volgare. Nessuno tranne il social network più famoso al mondo. Il cervellone chiamato a ripulire Facebook dai post giudicati sconvenienti ha infatti inserito tra le immagini hot da tagliare pure la foto dell’opera d’arte esposta al museo del Louvre. E implacabilmente l’algoritmo ha fatto scattare l’oscuramento. A farne le spese è stata Ideeuropee, agenzia di comunicazione di Treviso, che doveva caricare l’immagine in questione per conto di un cliente. L’operazione online sembrava andata a buon fine. Ma poi è calata la mannaia di Facebook.

 
«Dal momento che non rispetta le nostre normative pubblicitarie, in quanto contiene un’immagine che mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi, la tua inserzione non è stata approvata – hanno messo in chiaro dalla stanza dei bottoni del social network – Facebook proibisce le immagini che rappresentano persone in posizioni esplicite o allusive o foto di nudo o di scollature troppo profonde, anche se utilizzate per fini artistici o educativi. Ti consigliamo di utilizzare contenuti che si concentrano sul tuo prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale». Difficile leggere una tale presa di posizione senza un sorriso. «L’inserzione è stata bloccata perché l’immagine mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi – spiegano da Ideeuropee con un briciolo di sarcasmo – diciamo che è l’algoritmo non è esattamente a regola d’arte». Un gioco di parole che ironizza sulla rigidità del filtro del social. Non è la prima volta che il cervellone della censura di Facebook va in tilt davanti all’immagine di un’opera d’arte. L’ultimo caso a fine luglio: è stata oscurata la foto dei nudi del pittore fiammingo Peter Paul Rubens, ritenuti troppi spinti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino