La lezione di Fabrizio: «Ho vinto il cancro e ora corro per tutti i malati»

Fabrizio Stevanato
NOALE - Battesimo di fuoco oggi, domenica, per Fabrizio Stevanato a Donnalucata, in provincia di Ragusa, dove parteciperà alla 1. edizione della Maratonina Riviera di...

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NOALE - Battesimo di fuoco oggi, domenica, per Fabrizio Stevanato a Donnalucata, in provincia di Ragusa, dove parteciperà alla 1. edizione della Maratonina Riviera di Ponente. E il primo appuntamento con la mezza maratona, pettorale 835, è andato bene, prossimo appuntamento Va enezia, con i suoi oltre 42,195 km. Con lui l'amico medico Giorgio Carradori che lo ha sempre sostenuto e aiutato. 


Una storia da raccontare quella di Stevanato. 44 anni, informatico, nato a Mirano e oggi cittadino noalese, ha fondato l'associazione Corri in muso al cancro che promuove iniziative benefiche: la prima sarà raccogliere fondi per rinnovare i 12 computer del reparto di Chirurgia del pancreas di Verona. Grazie alla sua tenacia molti sponsor importanti hanno già aderito con donazioni. Tutto inizia il 27 aprile 2017 quando dopo una diagnosi di tumore al pancreas viene operato nell'unità scaligera. «È stato un intervento di otto ore, fortunatamente risolutivo. La diagnosi precoce dovuta ad un semplice controllo mi ha permesso di evitare chemio e radioterapia. In seguito però una serie di complicanze post-operatorie mi hanno fortemente debilitato. Alla fine ho perso 30 chili e ho ricevuto come eredità alcuni problemi cardiaci e diabetici. Per far fronte a questi problemi mi è stata prescritta dieta ferrea e attività fisica moderata. A questo punto è scattata la molla e ho provato a correre un po', pensando che questo potesse servire a scardinare l'idea che tumore al pancreas volesse dire fine di tutto. Oggi sostengo sei allenamenti settimanali, la Medicina dello sport di Noale segue e la mia preparatrice atletica che coordina la preparazione. Devo ringraziare per la professionalità ed umanità l'equipe della Chirurgia del pancreas di Verona, oncologia, cardiologia e dermatologia di Mirano, infermieri e tecnici del Centro di medicina dello sport di Noale».


«La mia - conclude Stevanato - è una sfida di sensibilizzazione che vivrà il suo momento più alto in occasione della Venice Marathon del prossimo 28 ottobre. Dalla Sicilia spero di portare a casa una bella medaglia, piena di significati e di speranze. Speranze che spero di regalare ai tanti malati».
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Il Gazzettino