Padova. Bancario lasciato in strada sfigurato e morto in ospedale: denunciato l'investitore

Fabrizio Copetti è stato trovato con il volto tumefatto e agonizzante tra via D'Avanzo e via del Plebiscito. I vigili hanno visionato i filmati delle telecamere di zona per capire cosa fosse successo

PADOVA - Denunciato un padovano classe 1964, M. S., per omicidio stradale e omissione di soccorso. L'uomo avrebbe investito Fabrizio Copetti e lo avrebbe lasciato agonizzante...

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PADOVA - Denunciato un padovano classe 1964, M. S., per omicidio stradale e omissione di soccorso. L'uomo avrebbe investito Fabrizio Copetti e lo avrebbe lasciato agonizzante per strada, tra via D'Avanzo e via del Plebiscito, nella serata di lunedì 6 febbraio. La polizia locale ha controllato le immagini delle telecamere della zona e così è riuscita a risalire al 58enne. Ora la sua Citroen 1, che presenta danni al parabrezza, è sotto sequestro.

Cosa è successo

La sera di lunedì Copetti, 55 anni, originario di Gemona del Friuli, stava tornando a casa. Era un dirigente di Unicredit e lavorava alla Cittadella della Stanga: tutti i giorni percorreva la stessa strada a piedi, per fare un po' di movimento. Lo hanno trovato agonizzante a terra, il volto tumefatto. É morto poco dopo in ospedale per le gravi ferite riportate. All'inizio non si è esclusa nessuna ipotesi, dall'investimento a una rapina finita male.

I vigili hanno preso in mano i filmati delle telecamere della zona e hanno visto cosa è accaduto. Sono risaliti all'identità dell'investitore grazie al numero di targa dell'auto e lo hanno denunciato. L'uomo è ora indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso.

Le indagini

«Pur nella tragicità dell’evento, che ha visto il decesso di un nostro concittadino, per il quale esprimo la massima vicinanza ai familiari, non posso non esprimere la mia più grande riconoscenza al lavoro della polizia locale che, in pochissime ore dall’evento è riuscita a ricostruire la dinamica del sinistro - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Diego Bonavina - Tutto questo è frutto di grande professionalità, e anche di lungimiranza dell’amministrazione che fin da subito ha collocato parecchi milioni di euro sugli impianti di videosorveglianza, che oggi sono oltre 800 su tutto il territorio comunale. Nel caso specifico gli impianti di videosorveglianza di ultima generazione, situati nelle vicinanze del luogo dell’incidente, unitamente a quelle di rilevazione targhe hanno consentito la puntuale ricostruzione della dinamica dei fatti».

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Il Gazzettino