PORDENONE Sono molto rigorose le regole - seguite all’ultima ordinanza della Regione Fvg - che i lavoratori che rientrano dall’estero (eccezione fatta per i Paesi...
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DATORI DI LAVORO
Le aziende e tutti i datori di lavoro devono informare i dipendenti e i collaboratori di segnalare tempestivamente al proprio medico curante o al medico competente qualsiasi malessere che possa essere ricondotto alla Covid-19: febbre, mal di gola, tosse, raffreddore, alterazione di gusto-olfatto, difficoltà respiratorie. E’ inoltre obbligatorio per ogni azienda dotarsi del protocollo di prevenzione dal contagio Covid - sulla base dell’intesa nazionale del 24 aprile scorso - e di farlo conoscere agli interessati con apposita comunicazione. È inoltre che i datori di lavoro permettano l’ingresso nelle aziende ai propri dipendenti inviati all’estero per esigenze lavorative o a soggetti chiamati dall’estero per essere assunti, solo dopo che essi abbiano adempiuto alle misure precauzionali previste per i rientri dall’estero. Anche le Agenzie per il lavoro somministrato (in affitto) devono mettere a disposizione delle aziende clienti lavoratori provenienti dall’estero solo dopo le procedure di sicurezza sanitaria.
TEST SIEROLOGICI
La campagna dei test sierologici condotta a giugno, attraverso la Croce Rossa, ha dato i primi risultati nonostante la partecipazione anche in regione sia stata piuttosto bassa. Dal campione dell’indagine Istat si evince comunque che oltre novemila cittadini in Fvg sono entrati in contatto con il coronavirus senza saperlo a fronte di 3.387 diagnosi. Il rapporto tra infezioni presunte e accertate è comunque tra i più bassi d’Italia: segno che si è individuato un numero alto di casi tra quelli avvenuti. Su dieci referti di tampone positivo altri 27 hanno conosciuto il virus. Inoltre il dato sulla penetrazione che è stata piuttosto scarsa: solo un residente su 100 in regione ha sviluppato gli anticorpi rispetto al virus contro una media nazionale del 2,5 per cento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino