F16 di Aviano perforato dai colpi dei talebani in Afghanistan

F16 di Aviano perforato dai colpi dei talebani in Afghanistan
AVIANO - La notizia è rimbalzata sulle agenzie di stampa, ma i fatti risalgono allo scorso 13 ottobre. Solo nelle ultime ore, infatti, il Pentagono ha reso noto che nel corso di...

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AVIANO - La notizia è rimbalzata sulle agenzie di stampa, ma i fatti risalgono allo scorso 13 ottobre. Solo nelle ultime ore, infatti, il Pentagono ha reso noto che nel corso di una missione di pattugliamento armato un cacciabombardiere F-16 americano dispiegato in Afghanistan (su mandati della Nato e di Washington, a supporto del governo di Kabul) è stato bersagliato da proiettili di piccolo calibro esplosi da terra dai guerriglieri talebani.


Le raffiche hanno colpito diverse parti del velivolo, tra cui le superfici di governo del jet. Quale misura precauzionale, il pilota (illeso) decideva di liberarsi dei due serbatoi di carburante appesi sotto le ali, oltre a tre ordigni. In questo modo, il cacciabombardiere ha potuto rientrare alla Base di Bagram, atterrando in tutta sicurezza. Inutile dire che a terra i Talebani hanno fatto festa posando per alcuni fotografi accanto ai serbatoi squarciati, a un missile aria-terra Maverick e un paio di bombe, il «bottino» di guerra.


Sebbene i portavoce del Pentagono non lo dichiarino, l'F-16 coinvolto nell'incidente è quasi certamente appartenente al 555esimo Fighter Squadron di Aviano, che ufficialmente risulta l'unico reparto di cacciabombardieri Usaf attualmente dispiegato in Afghanistan. Il contingente è partito da Aviano lo scorso 27 aprile per uno schieramento che dovrebbe terminare proprio alla fine di questo mese. Lo stesso Stars and Stripes (quotidiano indipendente delle forze armate Usa e reperibile alla base di Aviano) lo fa notare, unitamente al fatto che jet militari americani (come ammesso dallo stesso presidente Obama) sono stati protagonisti del bombardamento del 3 ottobre, allorché a Kunduz fu distrutto l'ospedale di Medici Senza Frontiere, causando la morte di 22 tra degenti e personale sanitario. Per questo caso è stata aperta una indagine per capire prima di tutto come possa essere accaduto un simile errore e poi definire quale caccia ha sbagliato il bersaglio colpendo l’ospedale di Medici Senza Frontiere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino