Expo Dubai, Venezia si candida a Capitale mondiale della Sostenibilità

Expo Dubai, Venezia si candida a Capitale mondiale della Sostenibilità
Venezia è stata al centro oggi - 3 ottobre - della ribalta internazionale dell'Expo di Dubai, oltre che con la sua candidatura a Capitale della...

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Venezia è stata al centro oggi - 3 ottobre - della ribalta internazionale dell'Expo di Dubai, oltre che con la sua candidatura a Capitale della Sostenibilità, anche con la presentazione del progetto ingegneristico che ha permesso la realizzazione del Mose, il sistema idraulico di barriere mobili che ha già iniziato a proteggerla dalle acqua alte. Se ne è parlato nel forum «Effetto Mose: un laboratorio per la sostenibilità».

Sono intervenuti il commissario straordinario del Mose, Elisabetta Spitz, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Dopo aver sottolineato l'urgenza con cui si deve intervenire per affrontare la crisi climatica in atto, gli interventi dei relatori hanno posto l'accento sull'opera del Mose, per chiedersi se potrebbe diventare il simbolo della difesa non solo dell'ecosistema della Laguna di Venezia, ma strumento di tutela di altri patrimoni dell'umanità. «Le 78 paratoie indipendenti tra di loro, collocate nei fondali delle bocche di porto di Chioggia, Malamocco e Lido - ha detto il ministro Giovannini, in video messaggio - sono un sistema complesso di infrastrutture, completamente progettate e realizzate in Italia che, grazie alla tecnica e alla scienza, riesce a proteggere la città di Venezia, unica al mondo, da onde imponenti. Un modello allo stesso tempo flessibile, che si fonda sul principio del rapporto aria - acqua, e che potrebbe essere esportato anche in altre aree geografiche a rischio inondazioni».

L'infrastruttura - che ha subito ritardi nella sua realizzazione - verrà completata alla fine del 2022 inizio 2023. «Il Mose - ha dichiarato Brugnaro - è un'opera positiva, concreta, molto complessa, che potrebbe essere esportata in altre realtà del mondo. Ci sono voluti anni per la sua realizzazione, e adesso deve essere completata, ma è un'infrastruttura unica al mondo, opera di grande ingegneria, la cui peculiarità principale consiste nell'assenza di impatto visivo».

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Il Gazzettino