L'ex Zanussi va all'asta per 7 milioni: terreno da oltre 91 metri quadri

L'area ex Zanussi a Conegliano
CONEGLIANO - Con un prezzo base di sette milioni di euro, fissato con una perizia di stima, e con rilancio minimo in aumento di centomila euro sarà messa all’asta il...

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CONEGLIANO - Con un prezzo base di sette milioni di euro, fissato con una perizia di stima, e con rilancio minimo in aumento di centomila euro sarà messa all’asta il 14 maggio prossimo la zona nord dell’area ex Zanussi, in precedenza Zoppas, a otto anni di distanza dal fallimento, dichiarato il 17 maggio 2012, della Conegliano Iniziative Immobiliari che ne era proprietaria.

L’INCANTO
Si tratta di un terreno parzialmente edificabile di 91.846 metri quadrati nel cuore della città, sul quale sorgono alcuni fabbricati industriali dismessi. È compreso tra via Pittoni via Battisti, via Manin, via Maestri del Lavoro e la ferrovia ed al suo interno si trova l’area dell’ex fonderia, estesa circa 23.000 metri quadrati, di proprietà comunale. La procedura competitiva per la vendita dell’area della società fallita avrà luogo nello studio di Giovanni Francescon, che con il collega Danilo Porrazzo è curatore fallimentare della Conegliano Iniziative Immobiliari, nominati a sua tempo dal giudice delegato del tribunale di Treviso Antonello Fabbro. Come avviene normalmente in casi di questo genere, la prima asta potrebbe andare deserta, ma naturalmente, se sarà così, ne saranno proposte delle altre.
LA SITUAZIONE

Non è stato facile per i curatori fallimentare assegnare un valore all’area per la sua vendita all’asta, legato a quello che potrà essere la sua futura destinazione. Era infatti decaduta ancora nel febbraio del 2012, prima del fallimento, la convenzione decennale, che prevedeva di realizzare una volumetria di 200mila metri cubi, di cui 22mila di edilizia pubblica. Su loro richiesta il Comune ha fatto delle proposte che cercano di contemperare le esigenze private e pubbliche e tengono conto del mutato quadro del mercato immobiliare. È stato predisposto uno “studio di prefattibilità”, disponibile per chi fosse interessato all’acquisto dell’area, che contiene indicazioni sui possibili interventi. È del tutto escluso che venga riproposta la vecchia volumetria, che dovrebbe essere almeno dimezzata. A insediamenti residenziali dovrebbe essere destinata la zona ovest dell’area verso via Manin e via Maestri del Lavoro, mentre quella a est che si affaccia su via Pittoni potrebbe essere riservata per lo sviluppo di attività commerciali ed esercizi pubblici. Da parte sua il Comune, se riuscirà a trovare le risorse necessarie, recupererebbe l’ex fonderia trasformandola in una piazza coperta utilizzabile per diverse iniziative. Inoltre vasti spazi verrebbero riservati per il verde e per creare un grande parcheggio pubblico a servizio del centro cittadino.
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Il Gazzettino