Protesta no vax al Sacrario nel Giorno della memoria: l'ex sindaco Mazzorato cacciato per tre anni da Bassano

L'ex sindaco Loris Mazzorato
RESANA - «Il Daspo non solo è sproporzionato, ma non ha proprio senso. Non sono io il responsabile di vilipendio alla Repubblica, ma quelli che fanno atti del genere....

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RESANA - «Il Daspo non solo è sproporzionato, ma non ha proprio senso. Non sono io il responsabile di vilipendio alla Repubblica, ma quelli che fanno atti del genere. Adesso farò ricorso». Loris Mazzorato, ex sindaco di Resana pronto a candidarsi nuovamente alla guida del Comune, riferimento dell'area no-vax, annuncia battaglia su tutti i fronti. L'ex primo cittadino ha ricevuto un foglio di via dalla questura di Vicenza che per i prossimi tre anni gli impedirà di mettere piede a Bassano del Grappa. E dovrà rispondere anche a una denuncia per vilipendio della Repubblica. Lo scorso 27 gennaio, Giornata della memoria della Shoah, Mazzorato si era presentato a Bassano, non distante dal Sacrario, vestito con una tuta a righe orizzontali bianche e nere che richiamava i campi di concentramento e con un caschetto da cantiere con una decina di siringhe conficcate nella plastica. Brandendo la Costituzione, aveva paragonato a gran voce le leggi razziali del 1938 e la condizione dei deportati nei campi di sterminio durante la Seconda guerra mondiale con la situazione che stanno vivendo tutti coloro che non si sono sottoposti all'iniezione anti-Covid e che non hanno il Green pass rafforzato. In più, se l'era presa con le forze dell'ordine apostrofandole come traditori della Costituzione e del popolo italiano.

IL PROVVEDIMENTO


Il personale del commissariato di Bassano, in collaborazione con la Digos e il gabinetto provinciale di Polizia scientifica della questura di Vicenza, aveva documentato tutto. E di seguito è scattata sia la denuncia che il Daspo dalla Città Medaglia d'Oro al Valore Militare per la Resistenza. Ma lui non ci sta e tira dritto. «Con i vaccini e il Green pass abbiamo superato il livello dell'Apartheid: le persone di colore potevano salire sugli autobus, rimanendo in fondo, mentre ora senza la stella verde non si può né salire sui bus né andare a lavorare -contrattacca Mazzorato mettendo ancora una volta in parallelo il Green pass con i campi di concentramento- a Bassano non ho detto proprio niente contro la Repubblica. Ho specificato solo quello che è successo. C'è qualcuno che sta portando avanti un sistema discriminatorio. Quello legato all'emergenza Covid è chiarissimo. Di certo non mi fermo». «Abbiamo affrontato questo tema anche nella scuola parentale che stiamo portando avanti con una quindicina di bambini -aggiunge- vogliamo educarli a essere liberi e a ragionare con la propria testa». Da over 50 non vaccinato, sta attendendo la multa di 100 euro dalle Entrate. E su questa base non potrà nemmeno continuare a lavorare. «Ma ci sono anche altre soluzioni -conclude Mazzorato- e comunque tra amici e famiglie ci si aiuta sempre».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino