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CONEGLIANO - Per abbattere le liste d'attesa recuperando le visite rinviate a causa dell'emergenza Covid c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Il primo a esserne convinto è Stefano Nardini, 71 anni, ex primario della pneumologia di Conegliano e Vittorio Veneto, che dopo essere andato in pensione a metà del 2018 ora torna a lavorare gratuitamente nell'ospedale di Conegliano. Nei mesi scorsi si era già messo a disposizione, sempre come volontario, nei centri vaccinali anti-Covid dell'ex Maber di Villorba, Lughignano e Godega. Adesso si fa un passo ulteriore: Nardini ritorna in ambulatorio. «Per attività finalizzata alla riduzione delle liste d'attesa», confermano dall'Usl della Marca.
I NUMERI
Il lavoro non manca: sono quasi 17mila le prestazioni non urgenti da rimettere in calendario, tra visite, esami e interventi chirurgici, entro la fine di quest'anno.
LA SCELTA
Da qui la scelta del volontariato speso a far visite pneumologiche in ospedale. Il tutto mentre i contagi da Covid continuano a salire. E purtroppo di pari passo crescono leggermente anche i ricoveri. «L'epidemia non è finita. E' praticamente impossibile controllare in modo definitivo un virus che si diffonde colpendo l'apparato respiratorio tira le fila Nardini lo stato di emergenza ora viene meno alla luce di una serie di riflessioni di carattere economico, considerando anche il fatto che tutte le epidemie virali sono legate a delle stagionalità. Fino a quando saremo in questa situazione, comunque, consiglierei a tutti di continuare a indossare la mascherina nei luoghi chiusi».
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Il Gazzettino