La rinascita dell'ex polveriera: acquisita dal Comune, ecco cosa diventerà

L'ex polveriera di Cart
FELTRE - L'acquisizione da parte del Comune della ex polveriera di Cart è alle battute finali: nelle prossime settimane gli ultimi passaggi formali e poi...

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FELTRE - L'acquisizione da parte del Comune della ex polveriera di Cart è alle battute finali: nelle prossime settimane gli ultimi passaggi formali e poi l'area entrerà a far parte del patrimonio comunale, con l'obiettivo di diventare un luogo di stampo sportivo, ricreativo e turistico. L'area, come previsto dal Pat, si presta a un'attività di tipo turistico e ricreativo. «Siamo convinti che proprio questo sia il filo conduttore per la valorizzazione dell'area prosegue Campigotto -, tant'è che alcune associazioni di volontariato locale hanno espresso il loro interesse per entrare nell'area. Sarà nostra cura però, in una prima fase, mettere in sicurezza la zona che ha necessità di qualche piccolo intervento, come la sistemazione della rete di recinzione, e poi faremo tutti i vari processi che porteranno a definirne l'uso». L'area è di 29 ettari complessivi di estensione (24 erano adibiti a polveriera e gli altri a bosco) con al suo interno una trentina di casematte (i locali destinati a contenere le munizioni) che potrebbero essere utilizzate quali sedi o magazzini per associazioni.


«Secondo noi è importante acquisire quest'area perché si tratta di una zona ampia, strategica e di pregio ambientale spiega il sindaco Paolo Perenzin Proprio per la sua valenza è giusto che diventi della comunità in modo che sia essa stessa a determinarne l'utilizzo. Vogliamo infatti evitare anche che ci siano speculazioni agricole o edificatorie. Oltre alle associazioni (mountain bike e equitazione per esempio) hanno manifestato il loro interesse anche alcune aziende agricole; potrebbe quindi esserci anche un'estensione del progetto La terra a chi la coltiva così da avere anche una cura e una manutenzione dell'area». Esclusa da questa acquisizione la villa (e la chiesetta) per la quale sarebbe necessario avviare un programma di valorizzazione al pari di quello che è stato portato avanti per la parte storica della caserma Zannettelli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino