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ROVIGO - Parlare con Marco Lesko, il fondatore dell’azienda di viale della Scienza che si chiama come lui, è come salire sull’Hyperloop, il treno proiettile di Elon Musk. Un salto nel futuro. È lui l’imprenditore che ha acquistato l’area dell’ex Maskò e quella del vicino mobilificio Crepaldi, entrambe sulla Statale 16 in territorio di Arquà Polesine, abbandonate e in degrado da anni, con l’obiettivo di farne il quartier generale della Lesko Srl con un investimento da dieci milioni di euro. È lui che ha rivoluzionato il settore dei componenti in alluminio con un sistema di slitte e cursori modulari “in movimento, che possono divenire tutto ciò che vogliamo, dal parapetto a un oggetto di design” come recita il sito aziendale. Un prodotto “che non c’era” e sul quale ha costruito una azienda capace di fatturare, nel 2022, 8 milioni di euro solo in Italia. Ed è sempre lui che ha stilato un “dodecalogo” con i principi cardine per chi lavora nella sua azienda, a partire dal rispetto in tutte le sue sfaccettature. «Tramite il lavoro capisci chi sei - dichiara - e se in un’azienda il denaro diventa l’arrivo, vuol dire che si è perso l’obiettivo. La fabbrica è “dentro”, nella motivazione e nella passione che deve muovere l’individuo».
«LA FABBRICA È DENTRO»
In Italia Marco Lesko è arrivato diciottenne, a inizio anni ‘90. «Ero già stato in Grecia, ma mi sono innamorato del modo di vivere dell’Italia», confessa.
PROGETTO AVVENIRISTICO
La nuova sede produttiva che sorgerà sulla statale 16 coprirà una superficie di 8mila metri quadrati con una struttura portante e di copertura lignea e inedite pareti laterali completamente vetrate. Avrà un’area di 7mila metri quadrati per movimentazione merci, stoccaggio materiali, parcheggi e area verde. La fabbrica avrà un giardino interno di 800 metri quadri con 80 alberi. «Sarà un progetto innovativo - spiega l’imprenditore - realizzato solo in vetro, alluminio e legno e senza muri perimetrali: il primo nel suo genere. Diventerà un punto di riferimento dal punto di vista dell’architettura all’insegna del rispetto dell’ambiente e del comfort per i lavoratori. Niente barriere visive per favorire la comunicazione interna, corridoi green per le linee produttive, soluzioni d’avanguardia». L’azienda che cresce avrà nuove assunzioni e spazi adeguati anche per la formazione «perché l’esperienza va messa a disposizione» dice l’imprenditore.
AZIENDA LEADER
Oggi l’azienda fa dell’innovazione continua la sua carta vincente tanto che i numeri in costante crescita e le sue potenzialità hanno attirato gli investitori. Offerte comunque respinte. «La molla non deve essere il fatturato - sottolinea Lesko -, ma la volontà e la passione di creare qualcosa che non c’è, di pensare al futuro, di guardare sempre avanti. Lesko è una scuola di vita combinata alla tecnologia. Un’impresa per chi sta “dentro” la fabbrica. È quello che chiedo a chi manda un curriculum e si presenta per un colloquio. Se credi nel tuo progetto, le persone che ti aiutano a crescere arrivano da sole». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino