Ignora la sorveglianza speciale e guida senza patente: ex mafioso arrestato

I controlli della polizia locale di Jesolo
JESOLO - Dopo aver scontato una pena per dei reati di stampo mafioso era sottoposto ad un regime di sorveglianza speciale. E per questo non poteva lasciare il Comune di San...

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JESOLO - Dopo aver scontato una pena per dei reati di stampo mafioso era sottoposto ad un regime di sorveglianza speciale. E per questo non poteva lasciare il Comune di San Donà. Giovedì scorso però gli agenti della polizia locale l’hanno bloccato a Jesolo per alcuni controlli stradali al termine dei quali è stato arrestato. Lui è un 48enne siciliano, da qualche tempo trasferitosi nella città del Piave per motivi di lavoro e per cercare di rifarsi una nuova vita. Qui l’uomo aveva trovato lavoro come muratore e per questo a bordo di un’auto si stava recando nella città balneare per raggiungere un cantiere. Non ha fatto però i conti con i controlli avviati dagli agenti della Polizia locale che hanno intercettato l’auto. Dagli accertamenti è emerso che il mezzo aveva la revisione scaduta mentre lo stesso 48enne guidava con la patente di guida momentaneamente sospesa. Dai successivi controlli è emerso che nei confronti dell’uomo, gravato da altri precedenti, il tribunale di Catania aveva disposto la misura di sorveglianza speciale. Per questo non poteva lasciare San Donà, città in cui si era trasferito da pochi giorni. Trasferito negli uffici del Comando per la fotosegnalazione l’uomo, che ha provato a giustificarsi dicendo di non conoscere i confini comunali tra i due comuni, è stato arrestato per la violazione della misura di sorveglianza speciale. Nella successiva udienza di convalida, l’arresto è stato confermato e l’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Muzzupappa, è stato trasferito nel carcere di Venezia in attesa del processo. Lo stesso difensore ha annunciato che a breve presenterà richiesta di misure detentive alternative. 


L’INCIDENTE


Sempre nei giorni scorsi gli agenti della Polizia locale hanno individuato il presunto responsabile di un incidente stradale, avvenuto in città lo scorso 24 marzo, che in seguito all’impatto si sarebbe dato alla fuga. Il sinistro si è verificato intorno alle 20.30 su via Roma Destra, all’imboccatura del sottopasso della rotatoria Picchi. Da una prima ricostruzione investigativa, un’autovettura con due persone a bordo stava procedendo lungo via Roma Destra in uscita dal sottopasso, in direzione di Cavallino, quando urtava un secondo veicolo proveniente dal raccordo con via Adriatico e che si trovava in fase di immissione. Immediatamente dopo lo scontro, sempre secondo quanto ricostruito dagli operatori, il veicolo immessosi si allontanava facendo perdere le proprie tracce. Nell’urto, le due persone a bordo della prima vettura riportavano ferite curabili in 5 giorni. Stando alle informazioni raccolte dagli agenti sul posto, lo scontro sarebbe avvenuto mentre il veicolo poi allontanatosi, una Ford Fiesta, stava compiendo un’azzardata manovra di inversione. L’indagine degli agenti della Polizia locale con il supporto del sistema Targa System ha permesso di individuare il veicolo e risalire al suo conducente, un 20enne del Trevigiano. Quest’ultimo, raggiunto telefonicamente, ha ammesso il proprio coinvolgimento nel sinistro dichiarando di essersi allontanato a causa "della paura e dello shock". Il giovane, denunciato, risulta ora indagato per i reati di fuga e omissione di soccorso. «Altre due ottime attività condotte dai nostri agenti – dice il sindaco Christofer De Zotti -. Il messaggio che ancora una volta riusciamo a diffondere grazie agli operatori della Polizia locale: a Jesolo l’attenzione verso chi commette dei reati è sempre alta e, in tempi brevi, i responsabili vengono individuati».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino