Padova. Da ex discarica a luogo per famiglie: ecco come è diventato Parco degli Alpini

Si trova tra via Capitello e via Due Palazzi ed è ampio circa 100 mila metri quadrati

Parco degli Alpini
PADOVA - È una storia curiosa quella che ha visto la rinascita del parco degli Alpini, una delle più vaste aree verdi del territorio. Nel quartiere Valsugana,...

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PADOVA - È una storia curiosa quella che ha visto la rinascita del parco degli Alpini, una delle più vaste aree verdi del territorio. Nel quartiere Valsugana, precisamente tra via Capitello e via Due Palazzi, nelle vicinanze dello stadio Euganeo, si trova un’area di circa 100mila metri quadri, che originariamente aveva tutta un’altra funzione rispetto al polmone verde che è oggi.

L'origine

A partire dal 1963 veniva infatti utilizzata come discarica e la cosa è andata avanti per più di un decennio, portando la zona a uno stato di grave degrado dato l’accumulo di calcinacci, pietrame, materiale di scavo e prodotti inquinanti. Una situazione durata fino al 1987, quando l’amministrazione comunale decide di convertirla in “area per verde pubblico attrezzato”. Si effettuano quindi una serie di operazioni di bonifica, grazie anche alla collaborazione con il corpo degli Alpini che, in seguito a lavori di rimboschimento svoltisi nell’ambito della manifestazione per il raduno annuale, ne fa un suo punto di ritrovo, da cui il nome con cui lo conosciamo oggi. Nel 1998 è stato presentato il progetto per la realizzazione di un parco di quartiere e negli ultimi anni si è affermato sempre più come un punto di aggregazione giovanile, ma non solo.

L'impegno

«Per il parco c’è stata una svolta quando si è cominciato a investire in modo importante nelle zone verdi, tramite bandi a lungo termine che avevano lo scopo di porre più attenzione su progetti di servizi come manifestazioni, eventi e attenzione al verde» ha raccontato Chiara Gallani, ex assessora con delega al verde nella precedente amministrazione. Meno attenzione al fattore economico a livello comunale, quindi, e più attenzione ai servizi di benessere e svago per i cittadini. «C’è stata inoltre la possibilità di avere un bel finanziamento messo a bilancio: 2 milioni di euro spalmati su alcuni dei parchi più importanti della città, con cui si sarebbe riqualificata l’area attrezzi e giochi rendendola conforme alle norme europee, quindi con più qualità e un’attenzione alla disabilità e all’inclusività. Parco Alpini è stato fra quelli interessati dal finanziamento» ha aggiunto Gallani. Prima e dopo la riqualificazione il cambiamento è stato notevole. «È diventato più frequentato, con una gestione a lungo termine data dal fatto che ogni bando dispone di cinque anni più cinque. Le associazioni che prendono i parchi in gestione possono fare una pianificazione d’offerta che deve riguardare anche il verde. Sotto questo punto di vista parco degli Alpini è uno dei più importanti, con il maggior numero di varietà di alberi piantati» racconta ancora Chiara Gallani.

Le novità

Nel progetto d’investimento si trovano anche alcune delle ultime aggiunte del parco, risalenti a novembre 2022. «Sono state fatte di recente le nuove strutture ludiche per i più piccoli, rinnovate non solo a parco Alpini ma anche in altri otto parchi cittadini, e per quanto riguarda il settore sport è stato realizzato un campo da beach volley – ha spiegato l’assessore con delega al Verde, Antonio Bressa –. Questo dà il senso di un investimento fatto dall’amministrazione comunale su un parco che è sempre più frequentato da giovani e famiglie, con un pubblico sempre più eterogeneo e che negli ultimi anni è stato valorizzato e riscoperto». Svolta importante l’aver affidato il parco all’associazione Rilabo: «Gestiscono il chiosco e le iniziative stagionali. Da parco fine a sé stesso è diventato un luogo di concerti e vita all’aria aperta» ha concluso Bressa.

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Il Gazzettino