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ROVIGO Il Piano delle alienazioni del Comune cambia e allo stesso tempo, il ricavo complessivo previsto diminuisce di 290mila euro. La riduzione è stata approvata dal consiglio comunale che avallando le scelte della giunta, ha anche dato l’ok all’operazione di assegnazione dei due ex alloggi di servizio del custode della chiesa della Rotonda alle associazioni che fanno parte del progetto Cedro, varato dal Comune per contrastare la povertà educativa.
LA MODIFICA
In aula gli assessori al Patrimonio Giuseppe Favaretto e al Welfare Mirella Zambello hanno fornito i dettagli. Dapprima Favaretto ha illustrato la modifica al Piano che «si rende necessaria - ha detto - perché due dei cespiti inseriti nel precedente Piano sono stati ritirati, in quanto si ritiene di reinserirli nel patrimonio comunale disponibile per un utilizzo di natura pubblica. Si tratta dei due ex alloggi di servizio del custode del Tempio della Rotonda per utilizzarli come sedi delle associazioni per rilanciare le attività giovanili, coinvolgendo anche i giovani che frequentano la piazza».
Il Piano delle alienazioni «prevede un ricavo complessivo di 1.649.480 euro - ha puntualizzato Favaretto - in diminuzione di 290mila che è il valore stimato per i due ex alloggi di servizio della Rotonda.
IL PROGETTO
Alla richiesta di informazioni più dettagliate da parte del consigliere Marco Bonvento, «visto che comunque è una variazione significativa - ha affermato - chi userà questi immobili, che attività verranno fatte?», ha replicato l’assessore Zambello. «Questa disponibilità della sede rientra nell’azione del progetto Cedro che con i fondi dedicati al contrasto della povertà educativa, sta coinvolgendo una trentina di associazioni e cooperative, dalla capofila Peter Pan a Porto Alegre insieme a Zico, Smile Africa, Uniti in rete per citarne alcune, che hanno ripreso le attività con l’estate e hanno l’obiettivo di coinvolgere e animare i luoghi della città e delle periferie con i ragazzi di varie età, ma anche con i loro genitori. Un punto delicato e fragile su cui si è intervenuti anche lo scorso anno è proprio piazza XX Settembre. In quell’occasione, le associazioni e gli operatori avevano visto che poteva essere interessante avere un presidio per convogliare lì le attività del progetto e creare un punto di ascolto».
Gli ex alloggi in questione sono situati dal lato del campanile, proprio a ridosso della chiesa e vicino all’intersezione con via Longhena. Oltre a creare un centro di ascolto per i giovani, che diventerà una sorta di “presidio” della piazza, spesso al centro delle cronache per gli atti vandalici che vi si verificano, «sarà varato un progetto di utilizzo dei due ex alloggi da parte delle associazioni» ha concluso Zambello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino