Treviso. Azienda evade il Fisco, il denaro nascosto alle Bahamas: paga un risarcimento di 1,2 milioni di euro

(foto Pexels)
TREVISO - Evade il Fisco e nasconde i proventi alle Bahamas, impresa trevigiana paga 1,2 milioni di euro. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno ottenuto...

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TREVISO - Evade il Fisco e nasconde i proventi alle Bahamas, impresa trevigiana paga 1,2 milioni di euro. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno ottenuto il rimborso integrale comprensivo di sanzioni e interessi, di imposte evase da una società trevigiana operante nel commercio di software e applicativi informatici tra il 2015 e il 2028. La società è stata ritenuta responsabile di aver occultato parte dei proventi illeciti alle Isole Bahamas.

Azienda evade il Fisco, il software de La Valletta

L'azienda si era nascosta al Fisco tra il 2015 e il 2018 grazie all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da una società maltese, che ammontavano a circa 1,5 milioni di euro ed erano relative all'utilizzo di un software di cui l'impresa con sede a La Valletta, a sua volta partecipata da una società con sede in Liechtenstein, sarebbe stata licenziataria. Grazie alla cooperazione internazionale, si era scoperto che il pagamento delle fatture era avvenuto prevalentemente con bonifici su un conto corrente in Repubblica Ceca; da qui il denaro, attraverso una fiduciaria, era transitato a Dubai, negli Emirati Arabi, e, infine, riaccreditato, per 285 mila euro, su due conti di una banca delle Bahamas, che però dal 2019 collabora con l'Italia e favorisce lo scambio delle informazioni. I due soci dell'impresa erano stati segnalati alla Procura della Repubblica non solo per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni economiche fittizie, ma anche per autoriciclaggio, visto che parte dei proventi dell'evasione, pari a circa 285mila euro, su un ammontare di risparmio d'imposte pari a 700 mila euro, è stata rintracciata in due distinti conti correnti, intestati a nomi di fantasia, che i due indagati avevano aperto nelle isole caraibiche. 

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Il Gazzettino