Evade dai domiciliari per andare a lavorare, fermato dalla polizia stradale

Evade dei domiciliari per andare a lavorare, fermato dalla Stradale
PORDENONE -  È evaso dagli arresti domiciliari per andare a lavorare. Anzi, prima di farlo ha anche avvertito i carabinieri. È la singolare storia di James...

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PORDENONE -  È evaso dagli arresti domiciliari per andare a lavorare. Anzi, prima di farlo ha anche avvertito i carabinieri. È la singolare storia di James Mereu, 44 anni, ex ragazzo terribile di Santa Lucia di Piave che, dopo aver inanellato una serie di condanne per reati come oltraggio, resistenza e un pestaggio, ha cambiato stile di vita e avviato una ditta di autotrasporti.


La giustizia - come dice il suo avvocato, Alessandro Michielan - è «lenta, ma inesorabile». E dopo 13 anni la Corte d’appello di Venezia gli ha mandato il conto paralizzando, di fatto, la sua attività lavorativa. L’uomo sta scontando agli arresti domiciliari un cumulo pene e dal Tribunale di sorveglianza aveva ottenuto l’autorizzazione ad andare a lavorare e a spostarsi con il camion in tutto il Veneto. Il permesso valeva fino al 20 gennaio. Mereu ha cambiato legale proprio a ridosso della scadenza. «Mi ero già attivato per il rinnovo dell’autorizzazione - spiega Michielan - e soprattutto per far valere un aspetto logistico: poteva andare a Verona, ma non a Pordenone, che da Conegliano dista solo 50 chilometri». Lunedì mattina Mereu si è ritrovato da solo in azienda. Doveva inviare un camion all’interporto di Pordenone: come fare? Ha chiamato i carabinieri comunicando che sarebbe andato a Pordenone. «Va bene», gli hanno risposto.


Ha raggiunto l’interporto, ma quando ha imboccato l’A28 si è imbattuto in un controllo stradale della Polstrada di Pordenone. Ha subito spiegato la situazione in cui si trovava specificando di aver informato i carabinieri prima di mettersi alla guida del camion. «La telefonata in caserma, in effetti, è stata accertata - afferma la difesa - Ma non il contenuto». L’evasione resta, Mereu è stato arrestatoi e ieri mattina processato per direttissima su richiesta del pm Andrea Del Missier. Il procedimento è stato chiuso con un patteggiamento davanti al giudice Piera Binotto: la pena è stata quantificata in 8 mesi. Per il momento Mereu torna ai domiciliari, potrà andare a lavorare, ma dovrà restare in magazzino finchè l’autorizzazione a condurre i camion non sarà prorogata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino