Bollo auto, aumenta l'evasione «Colpa della crisi economica»

Bollo auto, aumenta l'evasione «Colpa della crisi economica»
Bollo auto: anche tra gli automobilisti veneti, a causa della crisi economica, stanno aumentando i casi di mancato pagamento. Del resto, dovendo scegliere tra bollo o...

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Bollo auto: anche tra gli automobilisti veneti, a causa della crisi economica, stanno aumentando i casi di mancato pagamento. Del resto, dovendo scegliere tra bollo o assicurazione, è facile che si opti per quest’ultima. Solo che anche il bollo auto va pagato perché il rischio è di trovarsi Equitalia sotto casa. Ed è quanto sta succedendo a proposito della tassa automobilistica relativa all’anno 2011. I dati li fornisce l’assessore regionale Roberto Ciambetti dopo aver saputo delle lamentele relative a casi di "cartelle pazze" (si veda la lettera pubblicata a fondo pagina). Errori - dice Ciambetti - sono possibili, ma quando si ricevono avvisi è bene rispondere altrimenti scatta la riscossione con Equitalia.




«Il bollo auto - dice Ciambetti - è la tassa in cui è più facile incappare in errori: basta invertire una lettera o sbagliare un solo numero per finire nella lista nera di chi è avvisato dalla Regione di un mancato pagamento. Scatta così l’accertamento, in pratica un avviso bonario: il cittadino può chiedere l’annullamento del procedimento presentando la documentazione richiesta. Se non si contesta l’accertamento, la pratica passa a Equitalia con l’iscrizione a ruolo della cartella e l’obbligo del pagamento dell’imposta».



Quest’anno in Veneto gli accertamenti bonari inviati relativi alla seconda tranche delle verifiche 2011 sono stati 369.409, mentre a luglio 2014 erano stati segnalati a Equitalia 216.914 casi di imposte non pagate, non contestate, per le quali sono state emesse le relative cartelle. Alcune di queste cartelle stanno arrivando in questi giorni. «Sommando i dati - dice Ciambetti - circa 586.323 contribuenti veneti si sono visti recapitare o stanno ricevendo o una cartella di pagamento o un avviso di accertamento. Statisticamente il Veneto, assieme a Emilia Romagna e Lombardia, è tra le regioni in cui il tasso di evasione del bollo auto è il più contenuto in senso assoluto in Italia. Il numero di cartelle emesse da Equitalia e di avvisi di accertamento inviati dalla Regione quest’anno, relativamente al 2011, è in sintonia con questo dato storico: cartelle e avvisi si attestano attorno al 16 per cento dell’intero parco circolante, che arriva a circa 4 milioni di automezzi dei quali poco meno di 3 milioni sono automobili».



A Palazzo Balbi citano un’indagine della rivista "Quattroruote" secondo cui il mancato pagamento del bollo auto determina in Italia un buco nelle entrate fiscali di 850 milioni di euro: a fronte di 34,4 milioni di veicoli soggetti alla tassa di possesso, il gettito stimato sarebbe di 6,45 miliardi di euro, ma quello riscosso dalle Regioni si ferma a 5,6 miliardi. Complessivamente l’evasione coinvolge tra il 12 e il 13 per cento a livello nazionale degli automobilisti e questo dato è in crescita dall’inizio della crisi. «Un trend - dice Ciambetti - confermato nella nostra Regione. In Veneto siamo passati dai 610 milioni di gettito del 2012 ai 565 milioni del 2013: un calo solo in parte giustificato dal crollo delle immatricolazioni. In tantissimi casi non si tratta di evasione quanto difficoltà autentica da parte di tante famiglie nell’arrivare a fine mese». Ma ci sono cartelle "pazze"? «Tra migliaia di segnalazioni possono esserci anche avvisi eccepibili e contestabili. Statisticamente questi errori rientrano nella normalità, anche se al cittadino corretto il finire in questa “normalità” genera arrabbiature più che comprensibili, anche se non tali da giustificare insulti verso gli impiegati che accolgono le lamentele». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino