Eutanasia, le parole della 69enne di Spinea che ha chiesto il suicidio assistito: «Ho detto a mio marito di non dissuadermi»

Parla la 69enne di Spinea con tumore terminale che ha chiesto il suicidio assistito: «Ho detto a mio marito di non dissuadermi»
SPINEA - La signorina Adelina (nome di fantasia) - la 69enne di Spinea con un tumore al polmone irreversibile e metastasi che ha richiesto il suicidio assistito -...

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SPINEA - La signorina Adelina (nome di fantasia) - la 69enne di Spinea con un tumore al polmone irreversibile e metastasi che ha richiesto il suicidio assistito - con parole autentiche e toccanti ha spiegato le sue motivazioni: «Ho detto a mio marito e alla mia famiglia: sono davanti a un bivio. Posso prendere una strada un po’ più lunga che mi porta all’inferno. E un’altra, più breve, che mi porta in Svizzera. Ho scelto la seconda. Ho poi detto a mio marito che se avesse provato a dissuadermi, fra un mese o due, quando mi avrebbe visto sofferente, se ne sarebbe pentito».

La donna si è rivolta a Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, per essere accompagnata in Svizzera e accedere legalmente al suicidio assistito. In un comunicato Marco Cappato ha fatto sapere di trovarsi nel paese elvetico per dare seguito alla richiesta della signora.

 

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Il Gazzettino