TREVISO - Si comincia a estrarre gas dal sottosuolo del Montello. Ieri è entrato ufficialmente in funzione l'impianto realizzato dalla Apennine Energy, composto da un...
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Lunedì l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (Unmig) ha dato l'okay per quanto riguarda le condizioni di sicurezza, congiuntamente ai Vigili del Fuoco. L'impianto è interamente computerizzato: verrà controllato a distanza. A Nervesa ci sarà solo un sorvegliante. Come verrà controllata a distanza la rete di monitoraggio microsismico. Le sei centraline che verranno sistemate nel raggio di un paio di chilometri saranno collegate direttamente con il cervellone dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Ma la Apennine tranquillizza tutti. «Abbiamo voluto installare questa rete anche se le dimensioni dell'impianto non lo richiedevano - spiega Spicci - ricordo che la commissione che ha lavorato in occasione del sisma in Emilia ha dimostrato che non c'è alcuna correlazione tra l'estrazione e i terremoti». Lo conferma anche il sindaco Fabio Vettori: «Il ministero ci ha dato la garanzia che non ci sono assolutamente pericoli». Da parte sua il Comune ha sentito pure Enzo Boschi, già presidente dello stesso Istituto di vulcanologia. «Ci ha assicurato che non può creare problemi», sottolinea il primo cittadino. Come detto, il municipio non può contare sulla royalty.
Queste sarebbero probabilmente scattate se fosse stato avviato anche il secondo pozzo. Ma così non è andata. Il Comune non resterà comunque a bocca asciutta: anche se avrebbe potuto evitare di scucire un solo euro, la società ha infatti già firmato una convenzione che la impegna a versare un contributo di 270 mila euro per interventi di risparmio energetico nella nuova scuola media in costruzione a Nervesa. E tra un anno e mezzo, in base all'andamento dell'estrazione di metano, potrebbe essere siglato un altro accordo simile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino