Bloccato al Brennero e in carcere a Vicenza il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin

VICENZA - I carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno preso in consegna stamani, 25 agosto, al valico del Brennero Wolfgang Rieke, il camionista tedesco nei cui...

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VICENZA - I carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza hanno preso in consegna stamani, 25 agosto, al valico del Brennero Wolfgang Rieke, il camionista tedesco nei cui confronti è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere dal Gip di Vicenza per il reato di omicidio stradale e omissione di soccorso nei confronti dell'ex campione di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso il 30 novembre scorso dall'autoarticolato da lui guidato, in una rotatoria a Montebello Vicentino. Lo riferisce il Procuratore della repubblica di Vicenza, Lino Giorgio Bruno. Il camionista tedesco è stato poi trasferito in carcere a Vicenza.

 

«Oggi si è chiuso il cerchio di un’attività investigativa iniziata il 30 novembre scorso con il decesso di Davide Rebellin, che ha visto dapprima la rapida identificazione del presunto responsabile dell’omicidio stradale, il suo successivo arresto in Germania e, da ultimo, la sua associazione presso la Casa Circondariale di Vicenza - è il commento del colonnello Moscati, Comandante Provinciale di Vicenza -. Oggi l’impegno profuso dai Carabinieri, sotto la guida della locale Procura della Repubblica, si valorizza, pertanto, di un altro momento significativo, affiancandosi alla costante vicinanza alla famiglia Rebellin, sostenuta dalla nostra comunità, anch’essa fortemente toccata dalla tragica scomparsa della vittima».

Il fratello: «Chiuso il cerchio, siamo soddisfatti»

«Siamo soddisfatti». Così Carlo, il fratello di Davide Rebellin, il campione di ciclismo travolto e ucciso da un Tir “pirata” il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino mentre si stava allenando con la sua bicicletta da corsa, ha commentato l’arresto in Italia, oggi, venerdì 25 agosto 2023, del camionista tedesco Wolfgang Rieke conducente del mezzo pesante. «Siamo soddisfatti della cattura di Rieke, così come del lavoro svolto dalla mostra magistratura, su cui abbiamo sempre riposto la massima fiducia - spiega Carlo Rebellin che, come tutti i familiari del compianto ciclista, compresa la moglie, è assistito da Studio3A-Valore S.p.A. - ma questo proprio perché la Procura vicentina ha voluto fare tutte le cose nel modo più corretto possibile. Adesso ci aspettiamo tutti che sia fatto un giusto processo, che l’imputato sia giudicato per ciò che ha commesso e che mio fratello ottenga giustizia».

 

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Il Gazzettino