Estorsione agli anziani, l'ex olgettina e i complici alla sbarra

Erika Marcato
Sono accusati di aver architettato una serie di estorsioni ai danni di anziani. Attraverso i loro difensori Davide Pessi e Valentino Menon, hanno però manifestato la...

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Sono accusati di aver architettato una serie di estorsioni ai danni di anziani. Attraverso i loro difensori Davide Pessi e Valentino Menon, hanno però manifestato la volontà di smontare gli addebiti della Procura. Ecco perché non si sono avvalsi di riti alternativi scegliendo il contraddittorio: affronteranno quindi il processo a Pesaro l'ex olgettina Erika Marcato, 32enne padovana di Vigonza (domiciliata a Mirano), il produttore cinematografico Amedeo Gagliardi, 53 anni, di Selvazzano, il prestanome Mirco Chieregato, 40enne di Pontecchio Polesine (Rovigo) e il vero regista delle vendite "porta a porta" Andrea Callegari, 57 anni, di Cartura. Il gup della città marchigiana li ha rinviati a giudizio. Il processo il 10 ottobre prossimo. I quattro sono accusati a a vario titolo di concorso in estorsione e tentata estorsione. Gagliardi dovrà rispondere anche di lesioni personali. Nessuna delle vittime si è comunque costituita parte civile per ottenere risarcimenti.

La vicenda ruota attorno alla società Sistemi per Arredare Srl, con sede legale a Milano, e base operativa a Montegrotto. É un'azienda che commercia a domicilio complementi d'arredo ed elettrodomestici, con strategie particolarmente aggressive, mirando in particolare a donne sole o coppie di anziani.
Sono l'ex coniglietta di Playboy e l'uomo di spettacolo ad occuparsi del contatto diretto con la clientela mentre Callegari è il regista dell'operazione. I clienti pesaresi sono stati presi di mira nel maggio 2016. Con un modus operandi pressoché identico in tutte le famiglie. É Erika Marcato a suonare ai campanelli. Valentina, questo il nome con cui si presenta, è spigliata, ci sa fare con gli anziani. Riesce a convincerli a sottoscrivere un modulo con cui, a suo dire, si documenta l'intervista appena effettuata. É lo stratagemma che serve a raggirare l'ignaro cliente, inconsapevole di aver sottoscritto un contratto d'acquisto.
A distanza di pochi giorni tocca ad Amedeo Gagliardi bussare alle porte dei clienti. Il regista e produttore cinematografico, nonché presidente dell'Associazione nazionale padri separati, non va per il sottile. Modi spicci, diretti, senza troppi giri di parole. Di fronte ad un contratto d'acquisto, in assenza del diritto di recesso, non vi sono altre strade che quella di scegliere il prodotto da acquistare. In caso contrario non resta che il tribunale. Gagliardi non perde tempo nel minacciare una causa che potrebbe costare carissima agli impauriti clienti. Ed ecco che compare magicamente il catalogo dei prodotti commercializzati da Sistemi per Arredare: il contratto impone acquisti per un corrispettivo di 2.800 euro.


Gagliardi si imbatte però in un ostacolo imprevisto. É l'episodio da cui si sviluppa l'indagine della Mobile. Si presenta a casa di una 71enne pesarese che campa con un assegno di pensione sociale e, di fronte alle sue resistenze, non perde tempo nel minacciarla. Contratto alla mano, la poveretta dovrebbe effettuare un acquisto all'anno nell'arco di un quadriennio per la cifra complessiva di 13.664 euro. L'anziana capisce di essere finita in trappola. A salvarla è il provvidenziale rientro a casa del marito. A quel punto Gagliardi raccoglie in fretta le proprie carte, spintona la donna per raggiungere la porta d'ingresso e sparisce in un battibaleno. É solo la prima di una serie di estorsioni che vengono a galla con il passare delle settimane. Alla fine sono otto gli episodi contestati.
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Il Gazzettino