ROVIGO - In emergenza questa volta è finita la struttura alla quale ci si rivolge per le emergenze: il pronto soccorso. Il periodo estivo, con i turni di ferie,...
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Il punto è che l'emergenza continua ed è per questo che, dopo aver affidato alla "Medica Porto Viro" la fornitura del servizio di assistenza medica di supporto al pronto soccorso degli ospedali di Rovigo e di Trecenta, per il periodo luglio-agosto, per 90 turni da 12 ore complessivi, al costo di 420 euro l'uno per un totale di 37.800 euro, è emersa «la necessità di continuare ad avvalersi del servizio di assistenza medica a sostegno di tale attività aziendale istituzionale per una stima, sino a tutto il mese di settembre, di 30 servizi da 12 ore (dalle 8 alle 20 o dalle 20 alle 8)». L'affidamento esterno è stato dunque rinnovato per un ulteriore mese con una spesa aggiuntiva di 12.600 euro.
«Fra tagli e burocrazia le strutture pubbliche si trovano in difficoltà nel risolvere rapidamente problematiche di questo tipo - sottolinea Nicola Bezzi, responsabile amministrativo della "Medica Porto Viro" - Noi siamo riusciti ad offrire quello che serviva con tempi e costi altrimenti improponibili. A luglio abbiamo garantito il supporto necessario avvalendoci di una squadra di professionisti.(((campif))) Una quindicina in tutto, visto che per coprire 50 turni come abbiamo fatto a luglio e rispettare le regole previste dai nuovi orari europei abbiamo avuto la necessità di assumere altri medici a gettone». Tanto che, anche su internet, è comparsa l'offerta: «Cerchiamo urgentemente medici specializzati in medicina interna o chirurgia generale, o in anestesia e rianimazione, o in medicina di urgenza emergenza, o con patentino regionale abilitante alle attività di emergenza urgenza territoriale o con esperienza documentata di almeno un anno in attività di emergenza urgenza territoriale e abilitazione Acls, Phtls, Pals (o analoghe) con competenza nella gestione delle vie aeree. Disponibilità fin da subito. Lavoro su turni di 12 ore».
I medici in questione dovevano occuparsi solo di codici bianchi e verdi. E, in caso di necessità, erano pronti a dare una mano anche nelle altre situazioni di emergenza. Una prima esperienza analoga per la "Medica Porto Viro", che gestisce un poliambulatorio nella città bassopolesana ed ha avviato questo tipo di servizi lavorando sulla piattaforma offshore dell'Atriatic Lng al largo di Porto Levante, era già stata intrapresa con l'Ulss 19. «Ormai però quella degli appalti esterni è una procedura sempre più diffusa - evidenzia Bezzi - Ci sono molti bandi simili. Ci avevano contattato anche dalla Sardegna».(((campif)))
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Il Gazzettino