ESTE - Il capriolo fa una capatina in centro storico a Este e rimane incastrato nel cancello. È accaduto ieri mattina all'arco del Falconetto, a due passi dal duomo di...
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Il parco di villa Benvenuti ha probabilmente rappresentato una via di fuga ideale per la bestiola, che con un balzo si è infilata nella cancellata dell'antico arco che rappresenta l'accesso al polmone verde cittadino. Il muso è passato, ma il posteriore è rimasto bloccato a mezz'aria. Così lo hanno trovato alcuni operai forestali del Parco regionale dei colli Euganei, che si trovavano a passare di lì per raccogliere un loro collega e iniziare il turno mattutino di lavoro. I forestali hanno dato l'allarme, attivando la trafila di rito in questi casi. Prima di tutti, però, sono arrivati sul posto i volontari dell'associazione Scauteste Onlus, che si prendono cura da anni del giardino di villa Benvenuti e delle strutture che vi sono custodite. I volontari, tutti con un passato da scout, hanno capito la gravità della situazione quando hanno udito i richiami disperati del capriolo: l'animale rischiava di uccidersi nel tentativo di divincolarsi dalla presa del metallo.
Una volta aperto il cancello i volontari hanno perciò immobilizzato l'ungulato, liberandolo in pochi istanti. Alla fine il capriolo - un maschio del peso approssimativo di una trentina di chili e in ottima salute - è stato lasciato libero nel parco della villa ed è corso via. Poco dopo sono arrivati sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Este, la forestale e la polizia provinciale. Sulle prime si pensava infatti che l'animale fosse un daino e per questa specie è previsto l'abbattimento. I caprioli, invece, sono ritenuti specie autoctona e quindi sono protetti. Negli ultimi mesi gli esemplari si stanno moltiplicando anche nella zona del Parco, e l'ente ha ammesso che la proliferazione della specie potrebbe diventare un problema per la sicurezza stradale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino