Estate da record, 8,5 milioni di turisti in Fvg. Forte incremento di stranieri. Fedriga: «La promozione funziona»

Dati in controtendenza con la media nazionale: +1,9 contro un -1,4 per cento

Estate da record, 8,5 milioni di turisti in Fvg. Forte incremento di stranieri. Fedriga: «La promozione funziona»
L'estate 2023 si chiude, in Friuli Venezia Giulia, con un incremento delle presenze turistiche pari all'1,9 per cento (+4,9 rispetto al 2019). Il bilancio di fine stagione...

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L'estate 2023 si chiude, in Friuli Venezia Giulia, con un incremento delle presenze turistiche pari all'1,9 per cento (+4,9 rispetto al 2019). Il bilancio di fine stagione (l'andamento arriva fino al mese di agosto) è stato tracciato ieri, a Trieste, dal governatore Massimiliano Fedriga, affiancato dall'assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, che ha parlato di «numeri molto positivi in controtendenza rispetto a ciò che sta accadendo in altre regioni italiane». La media nazionale registra, infatti, una contrazione dell'1,4 per cento. «Abbiamo aumentato le presenze dei turisti, con dati lusinghieri sugli stranieri, che sono il frutto di un lavoro di squadra, di una promozione importante del territorio, con un approccio che vede misurate, in ritorni economici per la regione, le risorse investite ha commentato Fedriga e abbiamo monitorato i risultati di ogni scelta compiuta, guardando agli investimenti in promozione sempre rispetto alle ricadute».


NUMERI
Da gennaio a settembre di quest'anno le presenze sono state 8,5 milioni (+6 per cento) e l'auspicio è quello di arrivare, a fine anno, ai 10 milioni: «Sarebbe un risultato storico», ha aggiunto il presidente. La stagione estiva (periodo maggio-agosto) chiude dunque in positivo, con l'1,9 per cento rispetto al 2022 e registra oltre 6,3 milioni di presenze: +6 per cento da gennaio 2023 e oltre 8,5 milioni di presenze rispetto al 2022. Un'estate che ha fatto il pieno di stranieri con +6,8 per cento di presenze: quasi 2,3 milioni provenienti da Austria e Germania e +28 per cento di turisti anglofoni, +62,1 per cento dall'Irlanda (complice anche il nuovo volo Trieste-Dublino da marzo), +29,3 per cento dal Regno Unito e +25 per cento dall'Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria) terzo mercato della regione dopo quello tedesco.


STRANIERI
I turisti stranieri sono cresciuti in percentuale ben al di sopra della media italiana: tra gennaio e settembre si registra un aumento di oltre il 10 per cento sul 2022. Si sono consolidati i mercati tedesco (nonostante le raccomandazioni del Governo di Berlino che invitava a "consumare" a casa propria) e austriaco e, «per la prima volta, siamo riusciti a proporci su nuovi mercati, come Stati Uniti e Gran Bretagna ha spiegato Bini inoltre, abbiamo avviato, già dalla scorsa legislatura, un percorso di posizionamento internazionale per ampliare il bacino turistico della nostra regione e questo sta portando evidenti risultati».


LOCALITÀ
Rispetto al 2019, il mare cresce dell'1 per cento e registra dati in linea con il 2022, cresce anche la montagna che si attesta al +7,5 per cento (nel 2022 era +6,7%) e salgono le città con +16,4% (nel 2022 il dato si attestava al +6,6%).

L'estate è finita solo in Friuli Venezia Giulia, ristoranti e ombrelloni chiusi. E così si perdono i turisti


MONTAGNA


Dato significativo quello della destagionalizzazione in montagna che, per l'assessore Bini, «funziona» e lo dimostrano i numeri: +42 per cento di ticket sugli impianti rispetto all'estate 2022, con +58 per cento di incassi. Quanto a presenze, si registra un +14,25 per cento nel Tarvisiano, Sella Nevea e Pramolllo, +2,7 per cento in Carnia e +5,1 per cento a Piancavallo e Dolomiti Friulane. «Sono risultati di un'attenta programmazione a medio lungo termine - ha osservato Bini - e mostrano il successo di una politica che guarda ad un turismo da vivere in Friuli Venezia Giulia per 365 giorni all'anno». Dunque, «la destagionalizzazione funziona: non solo montagna d'inverno e mare d'estate ma un'offerta fruibile tutto l'anno che comprenda anche le città, che registrano una crescita del 16,4 per cento rispetto al 2019 e del 6,6 per cento rispetto all'anno scorso». «L'incremento delle presenze straniere mostra che stiamo raggiungendo di anno in anno l'obiettivo che ci siamo posti - ha concluso l'assessore - quello di farci conoscere sempre di più in Italia e soprattutto all'estero».

 

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Il Gazzettino