Esposto in Procura contro Busitalia, sindacati ipotizzano interruzione di pubblico servizio

Intanto le corse in città sono state più regolari perché sono stati usati autisti del servizio extraurbano, una ventina. Nello stesso tempo però rimangono scoperte in parte le corse che collegano i Comuni, causa la carenza di personale

Bus urbani e extraurbani nel mirino, mancano autisti
PADOVA - Un corposo esposto alla Procura della Repubblica, per verificare l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio per il trasporto urbano ed extraurbano...

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PADOVA - Un corposo esposto alla Procura della Repubblica, per verificare l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio per il trasporto urbano ed extraurbano gestito da Busitalia Veneto, è stato preparato dai sindacati Sls, Slm-fast e Sgb che contano moltissimi iscritti all'interno dell'azienda. I sindacati, che nei prossimi giorni illustreranno nel dettaglio quanto chiedono alla magistratura di verificare, avvieranno in contemporanea anche una raccolta di firme fra gli utenti del trasporto pubblico che verranno unite all'esposto. Il quale conta già ben 300 pagine di allegati.


Un'iniziativa assunta in considerazione della gestione del trasporto locale da parte di Busitalia che i sindacati considerano come minimo deficitaria ed è la prima volta, almeno negli ultimi 30 anni, che le organizzazioni si rivolgono a un tribunale per verificare lo stato del trasporto pubblico. Da tempo ormai i sindacati di base, e spesso anche le altre sigle sindacali, lamentano la soppressione dei turni di lavoro soprattutto in città che corrispondono a corse saltate, in media sette corse per ogni turno eliminato.

LA SITUAZIONE
Negli ultimi giorni la situazione del trasporto urbano sembra invece migliorata per l'arrivo alla guida dei bus cittadini di una ventina di autisti. Non si tratta però di nuove assunzioni bensì dello spostamento di personale già in forza all'azienda nel servizio extraurbano che resta quindi in parte scoperto, considerano i sindacalisti. Ieri, ad esempio, nel servizio che collega i Comuni della provincia con il capoluogo sono saltati 11 turni, dato che l'organico degli autisti del servizio extraurbano è carente di 15 persone. Una situazione che l'azienda cerca di tamponare sia spostando i dipendenti che allungando i turni del trasporto in città in modo che ogni autista possa fare circa una corsa in più.

POCO PERSONALE
Parte del servizio inoltre è affidata ad aziende esterne che impiegano i loro dipendenti sulle tratte servite da Busitalia. La scarsità di personale però sembra ormai cronica. Come denunciano i sindacati non c'è traccia dei 20 nuovi assunti che avrebbero dovuto arrivare entro Natale ma che si sono ridotti a 3 a fronte di uscite fra pensionamenti e dimissioni per passare ad altre aziende, di una decina di autisti. Entro aprile poi ci saranno ulteriori pensionamenti e dimissioni. La situazione, come ribadiscono i sindacalisti, appare in peggioramento, e denunciano come stia diventando quasi impossibile ottenere anche una sola giornata di ferie o permessi per esigenze personali. Ma tra le richieste respinte figurano anche visite mediche, donazioni di sangue e quant'altro.

L'ESTATE


Gli organismi sindacali temono quanto potrebbe accadere alle ferie estive. Nel 2022, spiegano, l'85% dei dipendenti non ha ottenuto i giorni di riposo richiesti. Poche anche le speranze nella pubblicizzata Academy, istituita da Busitalia per reperire autisti: l'azienda offre la formazione ossia l'acquisizione della patente di guida agli aspiranti autisti, che secondo quanto affermato più volte da Busitalia avrebbe dovuto fornire una cinquantina di nuovi dipendenti a rinforzare le file degli autisti. Per acquisire la patente per condurre un mezzo pubblico infatti serve circa un anno e l'Academy pare non dare, almeno per ora, i risultati sperati. Il nodo sono gli stipendi troppo bassi offerti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino