Niente paga, niente alloggio, la gavetta di Nicolò inizia a Monaco a 15 anni: «Scelta difficile, ma la migliore per mio figlio»

Nicolò con il padre Giovanni Zanon
FOLLINA - Nonostante la strada spianata, a soli 15 anni, ha preso la valigia ed è andato a fare esperienza all'estero, senza paga, per imparare tutti i segreti...

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FOLLINA - Nonostante la strada spianata, a soli 15 anni, ha preso la valigia ed è andato a fare esperienza all'estero, senza paga, per imparare tutti i segreti dell'hotellerie. «È stata un'esperienza incredibile, qualcosa che in nessuna scuola o università possono insegnarti» racconta Nicolò Zanon, oggi 21enne, figlio di Giovanni Zanon, gestore dell'Hotel Abbazia Relais & Chateau di Follina. In un periodo in cui gli alberghi e i ristoranti delle colline trevigiane, e non solo, faticano a trovare personale nonostante le mille opportunità e la crescita esponenziale del settore, emerge la storia di un ragazzo che, su consiglio dei genitori, ha deciso di investire su sé stesso senza guardare troppo al guadagno immediato, ma investendo sulle proprie capacità cercando di acquisire più competenze possibile.

SPIRITO DI SACRIFICIO
Ad appena quindici anni, Nicolò ha preso armi e bagagli ed è andato in Germania in uno dei più prestigiosi hotel di Monaco, il Bayerischer Hof, dal 1839 un'eccellenza dell'accoglienza. L'offerta non era certo allettante dal punto di vista economico: «Niente paga, niente mance, né vitto e alloggio. Anche per me, da papà, è stato difficile dirgli di andare - racconta Giovanni Zanon -, ma sapevo che sarebbe stata un'opportunità imperdibile». Nicolò col cuore in gola si è quindi lanciato in questa sfida. «Mi ricordo ancora quando, un giorno, sono arrivato al lavoro con tre minuti di ritardo - ripercorre l'esperienza Nicolò -. Avevo semplicemente sbagliato la coincidenza della metro. Avevo il cuore in gola perchè mi avevano raccomandato fin dal primo giorno di non sgarrare nemmeno di un minuto. Pensavo che mi avrebbero licenziato. Invece quando sono arrivato il mio direttore mi ha detto di prendermi la giornata libera e di mettermi un giubbotto giallo che c'erano 50 bidoni della spazzatura da lavare».

OXFORD E L'UNIVERSITA'


Finita l'esperienza in Germania Nicolò si è trasferito a Oxford, in Inghilterra, in un altro prestigioso hotel, dove lavorava solo per le mance e il vitto. L'alloggio doveva pagarlo lui. L'hotel era il Le Manoir aux Quat' Saisons. Poi un'altra esperienza a la Residencia di Maiorca, Spagna. «Ora sono iscritto all'Università, alla facoltà di Economia e Commercio» spiega il 21enne, che una volta terminati gli studi avrà solo l'imbarazzo della scelta su dove andare a lavorare. «Quel sacrificio iniziale di lavorare in condizioni a dir poco disagiate - conclude papà Giovanni - gli hanno permesso di crearsi un curriculum invidiabile». Una chiave d'oro per aprire le porte che gli si presenteranno davanti in futuro.
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Il Gazzettino