Indussero al suicidio imprenditore: in libertà coppia di estorsori

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ADRIA - Accusati e arrestati per estorsione ai danni dell’imprenditore Bruno Ruzzarin, titolare dell'azienda Edilveneta srl (dichiarata fallita il 28 novembre scorso) suicidatosi il 3 aprile del 2016, i due coniugi di Adria sono tornati liberi. Giampaolo Cominato, commercialista di 58 anni, e sua moglie Raffaella Tessarin, di 46, contabile, da giovedì sono stati scarcerati e sono liberi.


Difesi dall’avvocato Massimo Munari, con una lettera indirizzata al giudice hanno di fatto chiesto scusa alla moglie di Ruzzarin e all’avvocato di famiglia, ammettendo le loro colpe e risarcendo la donna e  il legale (28mila euro) che era stato intimidito da Vicenzo Paolo Malvini a suo volta arrestato.

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Il Gazzettino