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Con i venti di guerra che soffiano dall'Est Europa, per effetto della guerra scoppiata in Ucraina, quelle che fino a poco tempo fa sarebbero state classificate come ordinarie esercitazioni assumono oggi dei contorni completamente differenti.
Per questo anche in Friuli Venezia Giulia l'estate che è alle porte non sarà solo vacanza e svago, ma anche impegno per mantenere efficienti e formati i militari di stanza in regione, come ad esempio le donne e gli uomini, con relativi mezzi, della Brigata Corazzata Ariete e della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli. Dal colonnello Francesco Maffei, che nel settembre scorso ha assunto la guida del comando regionale subentrando al generale di brigata Andrea Bertocchi sono già stati emessi due provvedimenti di sgombergo per l'area dei Magredi dove tra luglio e agosto sono previsti quindici giornate di esercitazioni militari a fuoco, con armi portatili individuali, di reparto, pesanti, contro carro e mortai.
Prove di guerra in Fvg
L'intera area del poligono tra il Meduna e il Cellina, dal territorio comunale di Cordenons fino ad arrivare al territorio del Comune di San Quirino e delimitata fisicamente anche dall'esposizione di bandieroni rossi, sarà interdetta al transito e permanenza della popolazione civile, con divieto anche di raccolta di armi o munizioni che dovessero essere successivamente ritrovate e che andranno invece segnalate ai carabinieri. Le giornate interessate dalle esercitazioni sono quelle del 5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 16 e 27 di luglio e 2, 3, 4, 9 e 10 agosto. Già a metà marzo in una circolare, lo Stato maggiore dell'Esercito aveva impartito linee guida specificatamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative dei militari italiani finalizzate al combattimento, specificando che ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato a operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale. L'obiettivo è infatti di disporre di personale pronto al combattimento e di mantenere ai massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d'arma dell'artiglieria. Gli scenari bellici registrati in Ucraina, del resto, hanno anche evidenziato come l'esercito debba aggiornarsi alle nuove modalità di combattimento. Queste nuove tipologie sono emerse da quando la Russia ha dato avvio all'invasione dell'Ucraina.
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